I gatti si legano agli umani proprio come i bambini ai genitori: parola di Scienza!
Quando si parla dei sentimenti dei gatti e del legame con gli esseri umani a loro vicini, è facile portare a sostegno della propria tesi quei mici coccoloni, fusoni e evidentemente pieni di socialità. Eppure, l’attaccamento dei gatti agli umani è esistente e forte anche nei casi meno eclatanti. Lo ha dimostrato una ricercatrice della Oregon State University, Kristyn Vitale, secondo la quale i gatti si legano agli umani proprio come i bambini ai genitori.
Il concetto di base espresso dallo studio guidato dalla dott.ssa Vitale è il seguente: quando un gatto e una persona convivono, si sviluppa sempre un qualche tipo di legame. Quello che non è ovvio né chiaro a molti, è che tale legame può anche essere fatto di una certa dose di distacco e nervosismo. Del resto, nemmeno i rapporti tra esseri umani sono tutti uguali.
L’attaccamento dei gatti agli umani si verifica, sempre e senza eccezioni, quando Micio dipende da noi per la sua sopravvivenza.
La natura di tale attaccamento dipende, in realtà, da come si è intessuto il rapporto tra gatto ed essere umano. Una volta diventato stabile, è molto difficile che cambi nel tempo. E nello specifico, si può parlare di “attaccamento sicuro” e “attaccamento insicuro”, come spiegato da Krystin Vitale e riportato su “Repubblica.it”.
I gatti che sono insicuri probabilmente corrono e si nascondono e si comportano in maniera distaccata, al punto che a lungo si è pensato che tutti i gatti si comportino in questo modo – racconta la ricercatrice. Ma la maggior parte dei gatti vede i propri umani come una fonte di sicurezza. I vostri gatti dipendono da voi per sentirsi sicuri quando sono stressati.
Secondo questo studio, l’attaccamento dei gatti agli umani sarebbe, in termini di tipologia e struttura, simile a quello dei bambini ai loro genitori.
Non a caso, il metodo di studio usato per trarre queste conclusioni è lo stesso impiegato per esaminare il comportamento infantile nei riguardi della famiglia.
All’atto pratico, i gatti selezionati sono stati sistemati in un ambiente, senza i loro umani; quello che si è osservato con occhi da scienziato è stata la reazione del micio al loro ritorno.
Come risultato, circa il 65% degli animali ha mostrato un attaccamento sicuro: tranquillizzati dalla presenza dei loro umano, hanno continuato a muoversi tranquillamente per la stanza. Il comportamento insicuro, di contro, si presenta con segnali come la coda mossa a scatti, labbra leccate ripetutamente, e ovviamente una tendenza a evitare il “padrone”, o in alternativa ad approcciarlo in modo ambivalente e a tratti contraddittorio.
Quindi, l’attaccamento dei gatti agli umani non dovrebbe mai essere messo in discussione. L’impatto che abbiamo sui nostri mici, in quanto custodi della loro sopravvivenza, produce in tutti i casi un qualche tipo di relazione importante. A cambiare è, semplicemente, la modalità del rapporto.
Chi volesse leggere la pubblicazione per intero può trovarla, in lingua inglese, sul periodico “Current Biology”.