I pericoli dell’abete di Natale per il gatto: ecco quali sono
In merito all’albero di Natale, simbolo delle feste dicembrine, ciascuno ha le sue idee. C’è chi ama il profumo dell’abete vero, tanto da scegliere di non rinunciarvi e acquistare ogni anno una pianta nuova, e chi invece predilige la praticità di un alberello in plastica che dura anni e a gennaio può essere riportato in garage, nonché riutilizzato al Natale successivo. Qualunque sia l’opzione prediletta, Micio amerà sempre il nostro albero di Natale. Se la scelta cade su una pianta vera, però, è bene conoscere i pericoli dell’abete di Natale per il gatto.
L’abete di Natale, essendo appunto un abete, è un albero vero in tutti i suoi aspetti; ed è proprio questo che ama chi lo predilige. Questo però significa che, oltre ad avere bisogno di qualche attenzione in più rispetto alla sua controparte in plastica, si comporta come farebbe un suo “cugino” che dimora nelle foreste di conifere. Ossia, perde aghi e secerne sostanze come la resina.
Proprio aghi e resina possono diventare problematici, se ingeriti dal gatto.
Gli oli che secerne l’abete possono irritare la bocca e lo stomaco del gatto, cosa che si traduce in episodi di vomito. Gli aghi, a loro volta, non sono facilmente digeribili e possono diventare fonte di irritazione gastrointestinale, nuovamente vomito, stitichezza o anche perforazione della mucosa.
Questo non significa che la convivenza tra l’albero natalizio e i nostri mici sia impossibile. Occorre però considerare i pericoli dell’abete di Natale per il gatto, tenendoli lontani da quanto potrebbe essere nocivo per loro tramite barriere fisiche o olfattive, utilizzando ad esempio odori sgraditi al naso felino. Non che sia facile, certo…
Ricordiamo, con l’occasione, che tra le “piante delle feste” ve ne sono varie pericolose per Micio, prime tra tutte vischio, agrifoglio e stella di Natale.
Vale la pena, in ogni caso, di augurare buone feste e… buona fortuna con i vostri alberi!