I più famosi Gatti Animati
Gatto Silvestro
Sylvester J. Pussycat, Sr., Gatto Silvestro o semplicemente Sylvester . Il nome “Silvestro” deriva dal nome scientifico dato ai gatti selvatici. Il nostro amico è letteralmente ossessionato dall’idea di catturare Titti , nella versione originale Tweety, il grazioso e all’apparenza indifeso canarino, celebre per la frase «Oh, oh! Mi è semblato di vedele un gatto…», nella versione originale inglese: «I tawt I taw a puddy tat», deformazione di “I thought I saw a pussy-cat”. La dinamica della storia è simile a quella di Tom e Jerry, e se vogliamo anche di Wile il Coyote e Beep Beep. In realtà il canarino non è poi così indifeso ed utilizza ogni stratagemma per annientare le iniziative dal povero Silvestro che spesso e volentieri ci fa la figura del fesso e rimane sempre a bocca asciutta, anche perchè Titti può contare sull’aiuto dei suoi preziosi amici: la nonnina e il suo fedele bulldog di nome Ettore.
Gli Aristogatti
Si tratta di un fillm prodotto dalla Walt Disney Productions nel 1970. La storia si svolge a Parigi nel 1910, la mamma gatta Duchessa e i suoi tre cuccioli, Minou, Matisse e Bizet, vivono nella dimora della diva dell’opera Madame Adelaide Bonfamille e del suo maggiordomo inglese, Edgar. Un giorno Madame Adelaide Bonfamille prepara il testamento con l’avvocato Georges Hautecourt, dichiarando di voler lasciare tutta la sua fortuna ai suoi gatti fino alla loro morte, e, successivamente, al maggiordomo Edgar. Edgar dopo aver ascoltato la conversazione e non avendo alcuna intenzione di aspettare per ottenere l’eredità, complotta per eliminare i gatti, mette del sonnifero nel loro cibo e li abbandona in campagna, ma viene assalito da due cani, Napoleone e Lafayette ed è costretto a scappare lasciando in campagna le prove del suo misfatto: il suo ombrello, il cappello, il cestino dei gatti e il sidecar della sua motocicletta. Mentre la famigliola di mici è bloccata in campagna, Madame Adelaide, il topo Groviera, e la Cavalla Frou Frou scoprono la loro assenza. Al mattino, duchessa incontra un gatto randagio di nome Romeo, detto anche “Er Mejo der Colosseo”, che si offre di guidare lei e i cuccioli a Parigi. Minou, Matisse, e Bizet cercano di tornare in città, approfittando di un passaggio sul retro di un carro del latte, fino a quando non vengono scoperti e cacciati dall’autista. La piccola Minou cade poi in un fiume e viene salvata da Romeo. Dopo varie peripezie ed incontri con personaggi bizzarri, tra cui il gatto jazzista Scat Cat e la sua band, amici intimi di Romeo, Duchessa e Romeo iniziano a conoscersi e ad innamorarsi, ed anche i piccoli vedono in Romeo una figura paterna ma Duchessa non se la sente di abbandonare la sua amata padrona e Romeo si allontana tristemente. I gatti riescono finalmente a tornare a casa ma il perfido maggiordomo, dopo aver recuperato le prove che potevano incriminarlo del rapimento, tenta il tutto per tutto e cattura i gatti nascondendoli in un sacco e infilandoli momentaneamente in un forno, con l’intento di metterli poi in un baule e spedirli a Timbuctù, ma con l’aiuto di tutti gli amici, Groviera, Romeo e la sua banda e la Cavalla Frou Frou il perfido Edgar rimane vittima del suo stesso piano e viene spedito a Timbuctù al posto dei gatti, finalmente in salvo. Romeo, Duchessa e i cuccioli possono stare finalmente insieme e Madame Adelaide riscrive il testamento per escludere Edgar e includere Romeo ed apre una fondazione di beneficenza per dare una casa a tutti i gatti randagi di Parigi.