I vicini danno un calcio al suo gatto, lui li aggredisce e li manda in ospedale: è finito in tribunale
Quando si è vittime di ingiustizie e soprusi, qualche volta la rabbia e la voglia di rivalsa sono tanto forti da superare la convenzione sociale che richiederebbe, in caso di contenziosi, una telefonata agli organi competenti. Certo è che, se cominciassimo a ragionare tutti nell’ottica di “occhio per occhio, dente per dente”, l’ordine sociale verrebbe rapidamente perso. Eppure, con un po’ di empatia, non è possibile condannare interamente l’uomo di Asola (Mantova) che ha aggredito i suoi vicini perché hanno ferito il suo gatto.
Tutto è cominciato quando Garfield, il gatto protagonista a modo suo di questa storia, ha iniziato a mettersi a dormire sullo zerbino dei vicini del suo umano, una coppia di moglie e marito. Un’iniziativa che loro non hanno apprezzato granché.
Non si sa se, e come, abbiano cercato di scoraggiarlo e allontanarlo. Quello che è certo è che, a un determinato punto della vicenda, hanno perso la pazienza. E la loro insofferenza è degenerata in un calcio sul muso del felino, tanto forte da fargli perdere un dente.
Il 67enne “padrone” del micio, o come più correttamente noi lo definiamo, il suo umano, non ha apprezzato l’iniziativa. Anche in questo caso non sappiamo se ci sia stata una denuncia o no. Certo è che il clima tra vicini è rimasto teso, e un giorno una lite di troppo ha fatto precipitare la situazione.
Una parola di troppo, in una discussione sugli animali, compreso il suo gatto, ha fatto inalberare l’uomo. Che senza troppe cerimonie si è accanito su moglie e marito causando loro 20 giorni di prognosi medica. Cosa sia stato detto, non eravamo lì a sentirlo.
Il 67enne che ha aggredito i vicini perché hanno ferito il suo gatto ora affronterà in tribunale l’accusa di lesioni. La prima udienza si terrà il 12 marzo, la successiva nel mese di maggio.
Vicende come queste, lo sappiamo, accendono parecchio le opinioni. Cosa ne pensate?