“L’idillio tra due gatti” di Francesco Coleman
Arte e gatti, si sa, sono legati a doppio filo. Nella letteratura, certo, ma anche nella pittura; conosciamo del resto già la storia del dipinto “My wife’s lovers” e il prezzo strabiliante a cui è stato venduto all’asta. Oggi però vogliamo parlare di Francesco Coleman e della sua opera “L’idillio fra due gatti”.
Si tratta di un acquerello dipinto su tavola nell’anno 1900, firmato, come si può vedere, in basso a destra. È stato venduto all’asta il 13 febbraio 2016, al prezzo di 340,00 euro.
Ma chi era Francesco Coleman, l’autore del dipinto? Francesco Coleman è un pittore italiano nato nel 1851; suo padre era il pittore Charles Coleman, sua madre la modella Fortunata Segadori. È fratello del celebre Enrico Coleman, anch’egli artista, e in totale in famiglia erano otto fratelli. È vissuto a Roma per tutta la sua vita.
Francesco Coleman dipingeva sia ad acquerello sia ad olio, e generalmente i suoi soggetti erano i paesaggi e le persone della Campagna Romana o di Agro Pontino; in alternativa, ritraeva temi e tematiche orientali. Come collocare quindi “L’idillio fra due gatti”?
La risposta a questa domanda ci resta ignota. È possibile che si tratti di due animali da lui incontrati a Roma, e che ha deciso di rendere immortali su tavola per qualche ragione. Non ci risulta, per quanto ne sappiamo, che si tratti di una commissione o dei gatti di un qualche amico del pittore. Non abbiamo nessuna informazione su questi due animali e sulla storia del dipinto.
È però certo impossibile non notare la cura con cui i colori e le sfumature del pelo sono stati resi, soprattutto nel caso del gatto tigrato sulla destra. Bisogna però anche dire che, a giudicare dalla postura del gatto nero, non ci sembra che si prospetti proprio un idillio per questi due mici: guardate le orecchie tirate leggermente indietro del gattone nero, e il suo gesto accennato di alzarsi all’avvicinarsi dell’altro. È anche vero che, tuttavia, i suoi baffi sono protesi in avanti, un evidente segno di curiosità.
Insomma, comunque stiano le cose, non si può che complimentarsi con Francesco Coleman per averci regalato questa splendida e accurata immagine!