Il caso della gatta Minerva della Biblioteca di Economia di Cagliari
I gatti, si sa, sono esseri misteriosi. Talvolta il loro istinto li guida nella direzione giusta. A volte, lasciandosi guidare dal loro sesto senso, si innamorano di luoghi e persone che sarebbe meglio evitassero. Minerva, una bella gattona a pelo lungo di cittadinanza cagliaritana, ha scelto per sé niente più di un angolo del portico della Biblioteca di Economia, in Viale S. Ignazio. Tristemente, il malcontento di alcuni pare abbia messo in moto il caso della gatta Minerva.
Minerva ha 10 anni, e vive in strada. Questa micia è parte integrante della colonia di Viale S. Ignazio. Il cibo non le manca, e così le cure, tanto che è in salute e sterilizzata. Qualche lettore certamente starà pensando che sarebbe il caso di donarle una casa, considerata la sua età. Tentativo, questo, già fatto e andato a vuoto: si racconta, nel post Facebook che ne narra la vicenda, che sia “fuggita dopo poco tempo per ritornare nel posto dove la mamma l’aveva condotta più di dieci anni fa con la sorellina Amaranta”. Per lei, il portico della Biblioteca. C’è chi, riconoscendo questo fatto, le aveva fatto dono di una semplice scatola con dentro una coperta.
E invece, ora, sembra per richiesta degli studenti stessi, si è concretizzato il caso della gatta Minerva. La micia può anche restare, ma lo stesso non vale per la sua casetta. Così, ora, si deve accontentare di un gradino freddo.
La motivazione addotta? Il decoro del luogo. A quanto pare, una scatola non sarebbe sufficientemente estetica.
Per fortuna, c’è chi si fa voce delle richieste di Minerva. Nello specifico, un’utente Facebook che così si rivolge all’Ateneo con queste parole accorate.
Ragazzi, Signor presidente Stefano Usai, davvero questa creaturina è così brutta da offendere il decoro del luogo? Ricordavo il nostro Ateneo più aperto e sensibile verso certe tematiche. Altrove forse Minerva sarebbe diventata una mascotte, coccolata e vezzeggiata, amica delle matricole e dei prossimi a conseguire la laurea. La sua colpa, quella di aver ribadito la propria scelta di vita da libera cittadina cagliaritana a quattro zampe in un periodo dove, sì, è vero,. altri problemi incalzano. Che tuttavia non devono diventare un alibi per comportamenti siffatti.
Non solo. Nello scorrere del post, si propone persino di edificare una casetta nuova, che si intoni con lo stile del palazzo che ospita la Biblioteca.
Davvero non troviamo una soluzione? Possiamo acquistarle una casetta de luxe, se credete, e dipingerla dei colori della facciata dell’edificio, in modo che il senso estetico di chi frequenta il luogo non ne sia offeso.
Ma non lasciamola così sotto il cielo. È anziana. Non ce la farebbe. La sto ponendo come una gentile richiesta. Pure, facendo parte di una colonia censita, sarebbe un suo diritto. Arriviamo almeno al 18 in umanità. Non è difficile.
Chi volesse leggere il post per intero, cosa che caldamente consigliamo, lo può fare a questo link.
La notizia buona, pare, è che queste parole abbiano colpito nel segno e il caso della gatta Minerva potrebbe concludersi presto.
La notizia la offre al web la pagina I mici dell’Orto di Cagliari, che a Minerva dedica un intero post.
Leggendo i commenti al post, si evidenziano alcune problematiche, specialmente in merito alla permanenza della nuova cuccia, durata davvero poco. Di positivo, però, c’è l’intervento di un rappresentante degli studenti che dichiara l’estraneità della maggioranza dei suoi colleghi riguardo l’ostilità dimostrata nei riguardi di Minerva.
Ad oggi, la vicenda rimane in corso di risoluzione. Stando a un post pubblicato sulla pagina dedicata a I mici dell’Orto di Cagliari, il Preside della Facoltà di Economia, Stefano Usai, ha incontrato uno dei responsabili della colonia di cui fa parte Minerva e indicato un possibile, e più sicuro, luogo alternativo che si potrebbe dedicare alla micia, abbastanza vicino alla sua amata Biblioteca e più lontano dal traffico e dal possibile passaggio di malintenzionati.
Complice la recente emergenza sanitaria, purtroppo la situazione non è ancora stata risolta. Minerva rimane comunque oggetto delle cure amorevoli dei volontari, che si prendono in ogni caso cura di lei. Chi desiderasse rimanere aggiornato, può consultare la pagina Facebook dedicata.
Buona fortuna, Minerva!