Il cat cafè di Martignacco non potrà riaprire il 18 maggio

La ripartenza, la vera fase 2, è ormai imminente e segna, oltre che il primo segnale di un ritorno alla normalità, anche la possibilità di una ripartenza economica per la stragrande maggioranza dei settori produttivi. Le norme di sanificazione restano però molto rigide, e c’è chi, per la struttura dell’attività, ne viene penalizzato. In questo contesto, il cat cafè di Martignacco non potrà riaprire il 18 maggio. La brutta notizia è stata data tramite un post sula pagina Facebook dedicata.

Il cat cafè di Martignacco non potrà riaprire il 18 maggio

Fonte: https://www.facebook.com/dicaneingattocatcafe/

“Di cane in gatto”, così si chiama questo grazioso cat cafè aperto in Friuli Venezia Giulia, per la precisione a Martignacco, sta incontrando grosse difficoltà nella sanificazione, come ha esplicato la titolare Loredana Barrichello secondo quanto riportato da “Udinetoday.it”.

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Le linee guida parlano chiaro: nei locali non possono esserci divani e poltrone, inoltre abbiamo grossi problemi con l’arieggiamento: abbiamo sistemi di condizionamento che non possiamo più usare e dovremmo aprire le finestre, ma in questo modo i gatti scapperebbero. Dovremmo quindi modificarle con delle griglie e non zanzariere semplici perché i gatti le rompono. Inoltre c’è il disagio della doppia porta che non rispetta la metratura della non vicinanza: dovremmo fare delle modifiche costose.

Tali costi, attualmente, non sono purtroppo affrontabili per “Di cane in gatto”, e quindi il cat cafè di Martignacco non potrà riaprire il 18 maggio. La data di possibile riapertura al pubblico non è per nulla certa, e ogni giorno senza guadagni porta più vicino al rischio di chiusura.

Non solo. Assurdamente, anche i gatti stessi ospitati dal locale sono considerati un fattore di rischio.

Benché sia riconosciuto che il gatto non è portatore di malattia, per la Asl è assimilato a un oggetto in movimento, perché i clienti lo accarezzano. Il veterinario dell’Asl ci ha suggerito delle soluzioni per chiuderli, ma non è benessere animale e oltretutto dovrei tenere separare i gatti dalle persone e non sarebbe più un bar come lo abbiamo sempre pensato.

Il cat cafè di Martignacco non potrà riaprire il 18 maggio

Fonte: https://www.facebook.com/dicaneingattocatcafe/

Purtroppo, nei due mesi di lockdown trascorsi, gli otto mici scelti per condividere con i gestori l’attività del locale hanno dovuto trovare sistemazioni alternative, e ora hanno famiglie tutte loro.

“Di cane in gatto”, però, non si arrende. Ha lanciato, con il supporto di tanti affezionati, una raccolta fondi. E già raccoglie idee per non tradire lo spirito del locale, e perché esso continui a essere fonte di sensibilizzazione e adozioni.

Un’idea è di tenere comunque delle mamme gatte con i gattini che sono state abbandonate e che comunque non possono essere toccate finché ci sono i cuccioli, in modo che rimanga la convivenza tra clienti e animali.

Che dire? Non si può che augurare tanta, tanta fortuna a questa meravigliosa realtà!

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