Il costo troppo elevato dei farmaci veterinari
Forse chi ha la fortuna di condividere la casa con un animale in salute potrebbe non essersene accorto, perciò non tutti i lettori potrebbero essersene al corrente, ma il fatto che i farmaci veterinari abbiano raggiunto costi vergognosi è una triste realtà, che specialmente in tempi di crisi non favorisce le adozioni qualora chi stesse accarezzando l’idea ne fosse al corrente.
Purtroppo, un farmaco veterinario costa almeno il doppio del suo equivalente umano, un rincaro che colpisce anche le medicine più di base.
Il problema si fa poi serio se parliamo di antidolorifici per animali: l’argomento è particolarmente scottante in quanto l’animale percepisce il dolore come una punizione, non comprendendo che è conseguenza naturale di una malattia, e quindi può presentare in reazione episodi aggressivi. Quando farmaci come il Meloxicam e il Ketoprofene costano 20 o 90 volte in più del loro equivalente umano tenere a bada il dolore nei nostri amici può diventare difficoltoso economicamente. Della categoria fanno parte anche gli oppioidi, utilizzati per il controllo del dolore chirurgico e quindi altrettanto, se non più fondamentali (provate a immaginare di operarvi senza anestesia!), che purtroppo costano dalle 3 alle 5 volte in più di quelli programmati per uso umano. La situazione risulta per certi versi grottesca, in quanto un caro-prezzi così elevato è difficilmente comprensibile se si considera che diversi farmaci veterinari non presentano una quantità di principi attivi differente dalla loro controparte umana.
Il dottor Oscar Grazioli, veterinario specializzato in anestesia e terapia del dolore, assieme ad altri colleghi si è preso a cuore la faccenda e ha indirizzato all’Aisa (cioé il consorzio delle aziende italiane e delle multinazionali farmacologiche del mercato della salute animale) e al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin una lettera aperta in cui ha descritto il problema, chiedendo un intervento che regolarizzi la situazione. Sappiamo del resto che destino attende gli animali di casa quando risulta economicamente impossibile prendersi cura di loro: l’abbandono.
Fortunatamente, sembra che qualcuno stia prendendo sul serio il problema. Il membro della Camera dei Deputati Michele Anzaldi ha depositato alla Camera un’interrogazione per chiedere al ministro della Salute come mai i farmaci veterinari a parità di ingredienti costano molto di più di quelli umani. Noi restiamo con la speranza che presto giungano risposte e soluzioni.