Il declawing è fuori legge nello stato di New York
Il lettore che segue fedelmente GcomeGatto avrà forse già sentito il nome di Linda Rosenthal. Questa donna, una deputata statunitense e oggi membro della New York State Assembly, già in passato ha parlato a favore dei gatti e presentato al Senato un emendamento volto a rendere contro legge il declawing negli Stati Uniti. A giudicare dalle notizie recenti, il tentativo non è andato a buon fine.
Ma abbiamo una notizia che fa ben sperare: da oggi, il declawing è fuori legge nello stato di New York, e che New York è il primo stato degli USA a rendere illegale questa pratica.
Per chi non lo sapesse, il declawing è definito come la rimozione chirurgica della prima articolazione di ogni dito del gatto. Un intervento che impedisce all’unghia di ricrescere, ma oltre a essere estremamente dolorosa per l’animale è una castrazione della natura stessa del gatto.
A livello tecnico, il taglio viene effettuato dove c’è la linea tratteggiata.
Sostanzialmente, è come se a noi tagliassero le dita all’altezza della prima falange.
I gatti soggetti a declawing si sentono intimamente indifesi, privati dei loro artigli, e perciò tendono a diventare aggressivi e mordere di più. Non solo: è persino possibile che l’unghia ricresca, perforando dolorosamente la pelle interna della zampa perché priva di uscita esterna.
Per questo è importantissimo che la proposta di legge, nota come “Bill A01303”, sia stata firmata dal Governatore Andrew Cuomo.
«Vietando questa pratica arcaica, ci assicureremo che gli animali non siano più soggetti a queste procedure disumane e inutili» ha affermato Cuomo in una nota.
Quindi, possiamo affermare che il declawing è fuori legge nello stato di New York, e speriamo che tutti gli altri stati seguano l’esempio dell’apripista stato di New York.
Fonte: nydailynews.comChi sottopone a declawing il suo gatto andrà incontro a multe fino a 1.000 Dollari. Il testo considera, senza includerli tra i casi punibili, le circostanze in cui problemi di salute di varia natura richiedano di ricorrere a questa procedura.
Alcuni veterinari, come i professionisti del New York State Veterinary Medical Society, si oppongono a questa iniziativa nonostante tutto, chiamando in causa l’autorità dei professionisti nell’ambito medico.