Il dramma degli animali per via del CoVid19 a Giove, ora risolto

Flaminea

27 Aprile 2020

animali comune di giove covid

Abbiamo parlato più volte di come, nonostante la gravità di questa situazione sanitaria, la legge non abbia dimenticato di tutelare i nostri amici a quattro zampe, tanto da mettere per iscritto come fosse permesso, con le precauzioni del caso, nutrire i randagi. Eppure, non a tutti il messaggio è arrivato chiaro. Oggi vi raccontiamo il dramma degli animali per via del Covid19 a Giove, città dell’Umbria.

Il dramma degli animali per via del CoVid19 a Giove
Fonte: https://corrieredellumbria.corr.it/

La prima, doverosa premessa da fare è che questa notizia è risalente a qualche giorno fa. Qualche giorno è trascorso, e come segnalato sulla pagina Facebook di Enpa Terni, qualche passo in avanti è stato fatto. Questa che segue, però, era la situazione.

Animali abbandonati a se stessi, blocchi in entrata e in uscita dalla zona rossa. L’ordinanza della Regione prevede la tutela degli animali, ma viene completamente ignorata. A Giove che cosa troveremo tra 14 giorni?

Questi contorni, quindi, ha assunto il dramma degli animali per via del CoVid19 a Giove. Un problema non da poco, per la loro sopravvivenza.

Così Enpa ha commentato l’accaduto. Giove, infatti, è stata proclamata zona rossa, e in quanto tale a traffico estremamente contingentato. Tanto che, pare, non è o non era previsto un iter che permettesse ai proprietari e responsabili di colonie di entrare in città a nutrire gli animali. Le autorità sono state interpellate, con pochi iniziali risultati.

Per ora non abbiamo risposta. Il sindaco è irremovibile. È stata ignorata anche la nota del ministero della Salute che considera indifferibili le attività di accudimento e gestione degli animali. Siamo pronti ad avviare azioni penali.

Per fortuna, la vicenda ha avuto una svolta in positivo e, come raccontato sul post di Enpa Terni, un risultato è stato raggiunto.

Fonte: https://www.facebook.com/enpaterni

Pare quindi che tutto si risolverà con la giusta autocertificazione e un primo accreditamento. Tutto è bene quel che finisce bene!