Il fenomeno Simon’s cat
Qualche anno fa, il creatore di animazioni inglese Simon Tofield maturò l’idea di produrre un breve cartoon con protagonista uno dei suoi gatti, Hugh. Molti altri video seguirono, ed oggi quei video hanno assunto persino forma di libro. Parliamo del famosissimo Simon’s Cat.
Tutto comincia con questo video, in cui Simon’s Cat, così è battezzato il protagonista a quattro zampe, le prova tutte, compreso un martellone, per svegliare il suo umano dormiente e farsi nutrire.
L’universo di Simon’s Cat, crescendo e ampliandosi video dopo video (tutti pubblicati nell’omonimo canale Youtube che trovate qui) si popola nel tempo di personaggi aggiuntivi: l’uccellino, il riccio, lo gnomo da giardino, il gattino, il coniglio, la rana, lo scoiattolo, il topo e l’affascinante gatta per cui questo bel gattone prende una sbandata. Magicamente, video dopo video, il micio protagonista delinea un proprio carattere, dimostrandosi tanto furbo e tenace nelle sue richieste di cibo, quanto ingenuo e facilmente ingannabile da altri personaggi animali come l’uccellino e lo scoiattolo. Si può dire che questi video siano come le ciliegie: visto uno, uno tira l’altro, irrimediabilmente.
Nel 2009 le sue avventure assumono forma cartacea nel libro Simon’s Cat, seguito negli anni da vari “sequel”. Dal 2011 al 2013 persino il periodico Daily Mirror ha pubblicato strisce delle avventure del micio, e nel 2012 nientemeno che la Walt Disney ha iniziato a produrre cortometraggi con Simon’s Cat come protagonista.
Ma diciamolo, senza i suoi mici Tofield non ce l’avrebbe mai fatta. Garantito, perché le vicissitudini narrate in questa saga ricalcano con sorprendente fedeltà, e un pizzico di necessario elemento comico a esagerarle, la convivenza con un gatto. E quindi, una ola anche per i mici di Simon Tofield!