Il gatto che viveva in una prigione scozzese è tornato a casa
Qualche volta, sembra proprio che il destino ci metta del suo. Come a dire che se si è destinati a ritrovarsi, prima o poi accadrà. E come in una favola, il gatto che viveva in una prigione scozzese è tornato a casa, dopo anni di assenza e come per magia.
Questo bel micione nero bazzicava da cinque anni la prigione scozzese di HMP Grampian, nota per la rieducazione offerta ai prigionieri. Il personale era giunto ad amarlo profondamente, e gli aveva dato un soprannome: Joe il guercio, per via del suo occhio mancante. Felice e contento, Joe si pappava il pollo che gli veniva offerto. E nessuno, forse nemmeno Joe ormai, visto il tempo trascorso, immaginava che quel micio avesse una famiglia che lo aspettava!
Perché, proprio dopo anni, sia stata chiamata per Joe la Scottish SPCA non ci è noto. Forse si è trattato di un malessere del micio? Forse a suggerirlo è stato un membro del personale di nuova acquisizione e poco affezionato al micio? Sta di fatto che l’ente ha controllato il microchip, e sorpresa sorpresa, in una vita precedente il suo nome era Dexter e viveva nei pressi di Aberdeen, a circa 30 km di distanza.
Così, Joe/Dexter è stato riconsegnato alla sua umana, Bridie Dorta. Non sapremo mai come ha fatto a arrivare tanto lontano, ma come ha raccontato la signora Dorta probabilmente la storia è da ricondurre allo spirito vagabondo del micio.
Il gatto star di una prigione scozzese è tornato a casa, quindi, e tutto è bene quel che finisce bene. Noi, però, non possiamo fare a meno di chiederci cosa avrebbe desiderato Joe/Dexter. È probabile che durante i suoi anni di assenza si fosse affezionato ai suoi nuovi “umani”, e che per lui siano un ricordo molto più vivido della sig.ra Dorta. È stato davvero giusto riportarlo alla sua locazione iniziale?
Per rispondere dovremmo conoscere più dettagli, in particolare il suo stile di vita alla HMP Grampian. E così, senza queste informazioni, il dubbio ci rimane.