Il gatto dalla testa piatta

Stretto parente del gatto pescatore, il gatto dalla testa piatta è una delle specie meno conosciute al mondo. Un tempo ritenuto estinto, è poi riapparso in Malesia nel 1985.

Denominazione comune: gatto dalla testa piatta

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Regno: animale

Phylum: cordato (vertebrato)

Classe: mammifero

Ordine: carnivoro

Famiglia: felidi

Specie: Prionailurus planiceps

Jim Sanderson, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Storia

Il gatto dalla testa piatta, o a testa piatta, è una specie di felide scoperta nel 1827 da Nicholas Aylward Vigors, zoologo e politico irlandese, e Thomas Horsfield, naturalista statunitense. Sempre loro è la denominazione della specie.

Caratteristiche fisiche

La prerogativa fisica più lampante della specie, come il nome suggerisce, è proprio la testa: è maggiormente allungata e schiacciata rispetto a quella di altri felini, il cranio si presenta abbastanza lungo mentre la calotta cranica è notevolmente appiattita. Un’occhiata attenta rivelerà anche come gli occhi siano piuttosto ravvicinati e posizionati piuttosto in avanti, donando all’animale una visione stereoscopica (vale a dire, che entrambi gli occhi inquadrano la stessa immagine). La loro seconda particolarità sono le vibrisse, sia nere che bianche. Il terzo tratto distintivo sono le zampe, palmate per aiutarlo a muoversi meglio su terreni fangosi e nell’acqua.

Per il resto, il gatto dalla testa piatta non è poi così diverso dai suoi parenti felini. Dotati di orecchie arrotondate, presentano una pelliccia morbida di colore bruno-rossastro sulla parte superiore del capo, marrone scuro sulla schiena e bianco screziato sulla pancia. I peli possono avere le punte bianche, scure o grigie donando a questi mammiferi un aspetto brizzolato. Il muso e il petto sono tendenzialmente bianchi.

La lunghezza dei maschi della specie è compresa tra i 42 e i 50 cm, con la sola coda che misura tra 13 e 20 cm; il peso varia tra 1,5 e 2,75 km. Le femmine sono lunghe tra i 33 i 37 centimetri, dotate di una coda di 15-17 centimetri; pesano mediamente 1,5 kg. Quindi, i maschi sono leggermente più grandi e pesanti delle femmine.

Le mandibole ed i denti, progettati per trattenere prede acquatiche e scivolose, sono piuttosto potenti.

Andreas Wilting et al.derivative work: Toter Alter Mann (talk) – Plionailurus_planiceps.png, CC BY-SA 2.5

Habitat e comportamento

Il gatto dalla testa piatta vive in Malesia e Thailandia, Sumatra e Borneo. Suo habitat tipico sono le foreste tropicali di pianura e le aree che comprendano la presenza d’acqua dolce. In Malesia occupa anche piantagioni di palma da olio; in Sumatra, sono stati avvistati in foreste di pianura secondaria.

Si tratta di animali sfuggenti, pertanto le informazioni che li riguardano sono ridotte e incerte. Considerata anche la natura delle loro zampe sono dei felini pescatori; si nutrono soprattutto di pesci, crostacei e rane. Sono in grado di immergere la testa fino a 12 centimetri sotto l’acqua pur di catturare la preda. Come gran parte dei felini, si presume che conducano una vita solitaria.

Come ogni felino marcano il territorio, e i loro richiami somigliano a quelli dei gatti domestici; e, come i gatti domestici, fanno le fusa. Non dovrebbe sorprendere quindi che ne esistano, seppur pochissimi, esemplari in cattività: se allevati in cattività assumono ritmi crepuscolari, e in ricordo della loro natura selvaggia manifestano una grande passione per l’acqua, in cui possono immergersi per ore.

Riproduzione

Si sa, grazie al monitoraggio di un esemplare, che la gestazione dura circa 56 giorni, informazione ottenuta su di un singolo esemplare.

Si suppone, grazie all’osservazione dei suoi parenti più prossimi, che si accoppino tra gennaio e febbraio. Ogni parto è composto di un numero di cuccioli che varia da 2 a 4; lo svezzamento dura da 1 a 2 mesi.La maturità sessuale viene raggiunta entro i 15/18 mesi.

Pericoli

Purtroppo, questa specie rischia di scomparire per sempre a causa dell’estendersi di piantagioni di biocombustibile nel suo habitat naturale.

Sembra che circa il 70% del territorio adatto a questi gatti sia stato deforestato a favore della coltivazione di palme adatte alla produzione di carburante. Sembra che solo il 16% del territorio sia stato protetto dalla IUCN, Unione Internazionale di Conservazione della Natura.

Si stima l’esistenza di ormai solo 2500 esemplari di gatto dalla testa piatta, un numero che lo rende una specie a rischio di estinzione. Di essi, soltanto due al mondo vivono in cattività. Andreas Wilting, del Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Reserch, si sta muovendo per creare maggiore consapevolezza ed interesse nei confronti di questa specie, ricercando maggiore aiuto a favore della sua salvaguardia.

Qui, potete vederlo in natura:

E qui, in un momento di incontro con gli esseri umani: