Il gatto demonizzato ancora: secondo alcuni studiosi è causa di malattie mentali
Sembra incredibile ma ancora oggi, nel 2015, il gatto viene demonizzato ed etichettato come portatore di sventure e malattie.
Non bastava la disinformazione circa il legame tra gatti e toxoplasmosi in gravidanza; ci ha pensato uno studio americano a complicare la posizione dei nostri amici a quattro zampe!
Secondo i ricercatori dello Stanley Medical Research Institute del Maryland, chi ha un gatto dall’infanzia ha molte più probabilità di sviluppare malattie mentali, tra cui la schizofrenia. La notizia è stata riportata anche da Ansa, Tgcom 24, il Giornale ecc..
Il responsabile sarebbe ancora una volta il parassita della Toxoplasmosi, il protozoo Toxoplasma gondii.
Secondo questo team di ricerca il 50,6% delle persone che aveva sviluppato la schizofrenia, aveva avuto un gatto durante l’infanzia.
Il ricercatore Edwin Fuller Torrey, co-autore dello studio, ha spiegato che questo parassita “entra nel cervello e forma delle microscopiche cisti; la malattia mentale si sviluppa poi in tarda età, tipicamente quella adolescenziale”.
Quello che, però, non viene detto, è che è molto più probabile contrarre questo parassita tramite la carne cruda, la verdura lavata male e il terreno. Non viene mai specificato che, per contrarla da un gatto portatore della malattia, bisogna venire a stretto contatto con le sue feci!
Abbiamo già trattato l’argomento in passato in questo articolo, ed è utile una lettura approfondita. Ve la consigliamo caldamente.
Non so se gli studiosi si rendano conto di quale possa essere l’effetto conseguente alla divulgazione di queste notizie. Ogni anno vengono abbandonati centinaia e centinaia di gatti da esseri umani indegni che considerano gli amici a 4 zampe come un gioco o un capriccio; mi chiedo cosa comporterà una notizia del genere. Le persone si sentiranno maggiormente “autorizzate” ad abbandonare i gatti dato che hanno un “valido motivo” per farlo!