Il gatto di Halloween della scrittrice Catherine Cavendish
Esiste, tra la figura del gatto e la festa di Halloween, un legame figlio di antiche tradizioni e oramai cementato dal folklore moderno. Non è un caso, del resto, se il gatto nero rientra nell’iconografia di questa festa. Si può, naturalmente, anche prediligere il lato meno mistico del 31 ottobre e focalizzarsi sull’aspetto più ridanciano, fatto di maschere e scherzi innocui; nondimeno, si tratta di una festività che, ben lungi dall’essere una cosiddetta “americanata”, ha radici ben più profonde e legate oltretutto alla nostrana festa dei morti. È in questo clima che vi raccontiamo la storia che ha come protagonista il gatto di Halloween della scrittrice Catherine Cavendish.
Catherine Cavendish è una scrittrice di romanzi dell’orrore che, in una pagina del suo blog, ha confessato di far parte della pletora di gattofili convinti che i nostri felini possano vedere creature eteree che invece si nascondono alla nostra vista. Nel post dedicato all’argomento racconta di Mimi, la sua tricolore dall’indole accomodante che di fronte a quelle presenze non si scomponeva, e di Jennie, il maschio tigrato che l’ha preceduta e che spesso e volentieri fissava, con i peli del collo che gli si rizzavano, ringhiando in segno di avvertimento, la scalinata della casa della scrittrice.
Non è, questa, però, il gatto di Halloween della scrittrice Catherine Cavendish. Il protagonista della storia che vi abbiamo promesso si chiama Cheddar, e lei non l’ha mai incontrato.
Tutto è iniziato qualche anno fa in Pennsylvania, ad Halloween. Un giovane uomo si aggirava in bicicletta in una piccola città a nord di Pittsburgh, quando ha udito un miagolio supplichevole proveniente dal lato della strada. Avvicinandosi, ha individuato una gattina nera chiaramente abbandonata, o smarrita. Il giovane uomo ha portato a casa con sé la piccina, con gran malcontento del padrone felino di casa, Biscuit. I mesi sono passati e la piccola, battezzata Cheddar, si è fatta grande e forte. Un giorno l’uomo, con grande sforzo a causa dell’opposizione di Biscuit, ha scattato alcune foto dei due gatti uno vicino all’altro. Un mese dopo, Cheddar ha richiesto, con disperata urgenza, di poter uscire ad esplorare un po’ il mondo per la prima volta dal suo arrivo; una richiesta che non è stata negata. Quella è stata l’ultima volta che l’uomo l’ha vista.
Tempo dopo la scomparsa di Cheddar, l’uomo ha sviluppato le foto dei due gatti… ed è rimasto allibito. La sua compianta gatta nera era nella stanza quando erano state scattate, ma la sua immagine non era rimasta impressa sulla pellicola. Nelle foto si vedeva solo e soltanto Biscuit. Un controllo dei negativi non ha rivelato alcuna anomalia. Eppure, di Cheddar non era rimasta traccia.
Eccolo, dunque, il gatto di Halloween della scrittrice Catherine Cavendish. Una storia probabilmente inventata, ma che dona ai nostri felini ancora un alone di mistero.