Il gatto gigante BeeJay cerca casa, e ha tanto amore da offrire!
Quando si parla di gatti di dimensioni ragguardevoli, solitamente sono i Maine Coon a essere menzionati. Del resto, è fisiologico per questa razza distinguersi per la stazza. Non è il caso di questa storia. Il gatto gigante BeeJay cerca casa, e non è un Maine Coon. È un semplice trovatello di Philadelphia, che sta già raggiungendo livelli notevoli di fama.
Proprio le sue dimensioni, e il suo muso triste, sono stati al centro della campagna di adozione per lui pensata dal Morris Animal Refuge, presso cui è attualmente ospite.
OMG, big boi Mr. B is a CHONK. He’s a chonk of a chonk. He redefines the term. Can you guess how much he weighs? More importantly, can you give him a home? Adopt this jumbo-sized package of fluff & love: https://t.co/v8aB6PzBbL. Please RT to help this sad-eyed guy find happiness! pic.twitter.com/tquRuvRaws
— Morris Animal Refuge (@MorrisAnimal) August 22, 2019
Con il termine “chonk”, in slang della zona, si intende un animale dal pelo folto e dal grasso corporeo notevole, per la precisione in una percentuale tra il 30 e il 60%. Sicuramente, BeeJay rientra nella categoria. Non pare grasso, soltanto un po’ sovrappeso, ma la sua stazza lo aiuta a rientrare nei “chonk”. Inevitabile, con un peso di quasi 12 kg!
Come sia, come non sia, questo micio di due anni è diventato ben presto una piccola star. Tanto da mandare in tilt il sito web del rifugio per il gran numero di visite!
BeeJay ha avuto persino la sua personale linea di t-shirt, ed è anche finito in televisione, presso la trasmissione “Good Day Philadelphia”, per perorare la sua causa!
https://www.instagram.com/p/B1hXyUjD1Tw/?utm_source=ig_web_copy_link
Insomma, più chiaro di così non potrebbe essere: il gatto gigante BeeJay cerca casa!
E forse l’ha anche già trovata, perché il suo appello non compare più nel link dedicato, presso il sito del Morris Animal Refuge…
Noi lo speriamo davvero! E in tutti i casi, auguriamo a questo micione una vita lunga e costellata di amore e felicità, come si meriterebbe ogni singolo randagio a questo mondo. Chissà se davvero, un giorno, non potremo affermare con sincerità che non ci sono più randagi che soffrono, abbandonati a se stessi…