Il gatto nelle opere di Leonardo da Vinci
Conosciamo tutti Leonardo da Vinci per il suo celeberrimo uomo vitruviano. Ma sapevate che si è dilettato anche in opere a stampo felino? Del resto, la famosissima citazione “Anche il più piccolo dei felini, il gatto, è un capolavoro” è proprio sua. Inevitabile, quindi, ritrovare il gatto nelle opere di Leonardo da Vinci.
![Il gatto nelle opere di Leonardo da Vinci](https://ilblogdigcomegatto.it/wp-content/uploads/2023/05/16005262002_2d11c3392c_b.jpg)
Fonte: “Leonardo da Vinci: Studienblatt mit Katzen und Drachen, 1513–1515” by wolfgraebel is licensed under CC BY-NC-ND 2.0.
Questo che vedete, conservato nella Royal Library di Windsor, è un vero e proprio studio del movimento del gatto. Non solo del gatto, come potrà notare il lettore più attento a cui l’occhio è caduto sul draghetto ritratto nella parte bassa del disegno, in realtà. Tutto lascia suggerire che, per comporre a mano questa serie di pose, Leonardo abbia studiato da vicino e con continuità i gatti. I suoi, forse, ma di questo non c’è garanzia.
La seconda attestazione che evidenzia il gatto nelle opere di Leonardo da Vinci è nascosta nella suo studio per la Madonna del gatto. Si tratta del disegno di un giovane Leonardo da Vinci di cui, però, non vi è la certezza che esista davvero un’opera finita. Il disegno completo rappresenta due studi della Madonna col Bambino che accarezza un gatto e tre studi del Bambino che accarezza un gattino e il profilo di un giovane.
![](https://ilblogdigcomegatto.it/wp-content/uploads/2023/05/15818560528_1989f60a3b_b.jpg)
“Leonardo da Vinci: Studie zu einer Madonna mit Katze, 1481–1483” by wolfgraebel is licensed under CC BY-NC-ND 2.0.
Nel disegno, la Vergine tiene tra le braccia Gesù Bambino e lui, a sua volta, stringe a sé un gatto il quale, da bravo felino, si ribella alla presa del bimbo.
![](https://ilblogdigcomegatto.it/wp-content/uploads/2023/05/studio-Leonardo-bambino-con-gatto.jpg)
Leonardo da Vinci, Studio di un bambino che gioca con un gatto e un gatto (1478-1481 circa; penna e inchiostro bruno su carta, 213 x 149 mm; Londra, British Museum, inv. 1857-1-10-1, recto)
Cosa pensate di questa riflessione? Conoscevate questo lato del nostro Leonardo da Vinci?