Il Kentucky ha le peggiori leggi statunitensi a favore degli animali
Chi afferma che, prima di preoccuparci di cosa accade oltre le nostre coste, dovremmo preoccuparci dei nostri problemi e delle nostre mancanze ha certamente le sue motivazioni. Noi, da parte nostra, siamo dell’idea che sia giusto tenere un occhio sul mondo in genere. In termini di legge e legislazione a protezione degli animali, qualche volta il nostro paese lascia a desiderare. E in alcune occasioni, gli Stati Uniti hanno saputo essere un esempio. Eppure anche gli States hanno la sua “pecora nera”: il Kentucky ha le peggiori leggi statunitensi a favore degli animali.
La valutazione è stata fatta dalla Animal Legal Defense Fund, che ogni anno esamina la legislazione di ogni singolo stato. Il risultato è il documento noto come U.S. Animal Protection Laws Rankings Report. E da ben 12 anni, il Kentucky si distingue in negativo.
Vengono valutati, nel compilare la classifica, parametri come la definizione di animale, la possibilità o meno di salvare un animale rinchiuso in una macchina bollente e le leggi che riguardano alcune razze nello specifico.
I maggiori punti deboli della legislazione animale del Kentucky sono: la mancanza di restrizioni nell’adozione a chi è stato condannato per reati relativi, l’assenza di misure cautelari nei riguardi di professionisti e aziende sospettati di abuso su animali, l’impossibilità per i veterinari di denunciare un caso di crudeltà animale e il fatto che non sono previste misure contro la violenza sessuale.
Per queste ragioni il Kentucky ha le peggiori leggi statunitensi a favore degli animali. La speranza è che ciò cambi in futuro.