Chi fa volontariato, e allo stesso modo, seppure da una diversa prospettiva, chi si documenta sui casi riguardanti la veterinaria e il randagismo, sa che esistono quadri clinici in grado di scoraggiare anche il veterinario più tenace e meglio intenzionato. Tale era la situazione in cui il micio Jack si trovava.
Il suo caso, raccontato sul sito web del Morgana Animal Hospital di Ontario, provincia del Canada, inizia con un randagino con più problemi di salute che baffi.
Non è strano che un randagio di sei settimane sia infestato di parassiti, pulci e vermi. Il suo male non si limitava però a questo: Jack era vittima di una brutta infezione respiratoria, con tanto di nasino che espelleva pus, ed entrambi gli occhi ricoperti dalla stessa sostanza. Le pulci, inoltre, nutrendosi del suo sangue peggioravano un già esistente stato di anemia. Il suo sangue, infatti, era tanto diluito da disturbare la circolazione; abbastanza da portare a un soffio cardiaco. Le sue gengive si presentavano quasi bianche.
Nonostante lo sconforto, i veterinari hanno agito con sangue freddo. Innanzitutto, gli hanno somministrato un antibiotico per liberargli i polmoni, poi hanno applicato regolarmente due tipi diversi di medicamenti su entrambi gli occhi. Ovviamente, Jack è stato sverminato, due volte: la prima per eliminare i parassiti esistenti, la seconda per distruggere eventuali uova. Con la scomparsa delle pulci, si sperava anche che la sua anemia iniziasse ad allentare la presa. Infine, per essere sicuri di non stare tralasciando nulla, i veterinari hanno inviato dei campioni clinici da far esaminare.
Tre giorni dopo le prime cure, si è assistito a quello che sembrava un peggioramento. Jack faticava a urinare, e quando ci riusciva presentava nel liquido tracce di sangue. Per combattere la sua disidratazione, gli sono stati somministrati fluidi sottopelle; per trattare l’infezione al tratto urinario è stato necessario un altro antibiotico.
Come se non bastasse tutto ciò, sette giorni dopo Jack era costipato.
E a sorpresa, a dieci giorni dall’inizio delle cure… è iniziata la sua ripresa. Che non si è mai fermata.
Ecco il micio Jack nel 2012, in piena salute!
Adesso ha una famiglia tutta sua, con tanto di fratelli e sorelle felini.