Il pet detective Said Beid è partito da Monza verso L’Ucraina: è tornato portando con sé 45 gatti
Quando si parla di buone azioni, capita che anche noi italiani ci sappiamo distinguere in positivo. Ne è dimostrazione Said Beid, il pet detective di Casablanca in soccorso degli animali ucraini nato, è vero, fuori dai nostri confini ma cresciuto a Torino e maturato nella sua attuale professione a Milano.
Said Beid si è costruito negli anni passati la fama di pet detective, grazie alla sua capacità di ritrovare appunto animali smarriti. Fa uso di telecamere collegate al telefonino, fototrappole notturne, visore termico, droni, e così ha riportato a casa, solo in Italia, più di mille animali nell’arco di tre anni.
Proprio a lui hanno chiesto aiuto gli ucraini arrivati in Italia, persone che hanno smarrito il loro animale nel terrore della guerra o sono rimasti sconvolti dalla situazione in cui si trovano i quattrozampe in territorio di guerra. Si narra di centinaia di animali che vagano da soli nei territorio vicino al confine, senza più nessuno che si prenda cura di loro.
Così, ha preso la sua decisione circa dieci giorni fa: sarebbe andato a salvarne quanti più possibile.
La partenza è avvenuta una settimana fa, il 16 marzo.
Il 19 marzo, sulla sua pagina Facebook, ha annunciato di aver portato in salvo dalle bombe di Kharkiv 45 gatti Maine Coon di un allevamento, bloccati con pochissime possibilità di uscita. Era in attesa, ha spiegato, della documentazione necessaria per la ripartenza e del disbrigo delle pratiche burocratiche.
Non solo, scrive Said che “è stato consegnato a volontari fidati tutto il cibo ed il materiale che grazie a voi abbiamo raccolto, verrà smistato e distribuito ovunque ci sia bisogno“.
Come nelle migliori storie, il nostro pet detective non ha fatto tutto da solo: scrive lui stesso, sulla sua pagina Facebook, come l’aiuto di Oksana Zahorulko e Simona di “Charlie Dog” sia stata vitale. Gli eroi di questa storia, quindi, sono almeno tre.
Quei mici erano 70, prima della guerra, ma 25 sono purtroppo morti sotto le bombe. Ora, i 45 superstiti felini possono sperare in un futuro più roseo, qui in Italia.
Noi ringraziamo Said per questo atto eroico, e anche per averci permesso di pubblicare queste foto meravigliose. Un lieto fine come questo ci voleva proprio!