Una delle critiche più tenaci fatte al nostro paese, in tema animalista, riguarda le leggi, ritenute da molti troppo morbide quando si tratta di punire episodi di maltrattamento. A volte accade però che le stesse leggi funzionino a dovere. O che vengano inasprite, come è per il regolamento capitolino per la tutela e il benessere degli animali.
L’atto nelle prossime settimane passerà al vaglio del consiglio comunale, e noi speriamo proprio venga approvato.
Il primo dettaglio di questo regolamento è la sua minuziosità. Chi lo ha ideato, ovvero la giunta Raggi, ha studiato ed elencato una buona parte dei comportamenti classificabili come abuso, o comunque dannosi, per gli animali.
Ad esempio, viene esplicitamente, e senza ambiguità, vietato di ridipingere il mantello. “È vietato colorare in qualsiasi modo gli animali”, recita il comma 9, articolo 6. Attenzione è data anche all’animal hoarding o accumulo di animali, un fenomeno che ha conseguenze estremamente gravi sulle vittime. L’altra novità è l’introduzione dell’obbligo del microchip, anche per i gatti completamente indoor.
Il regolamento capitolino per la tutela e il benessere degli animali si preoccupa anche della salvezza dei randagi.
È guerra a chi dissemina bocconi avvelenati, ad esempio, perché l’approvazione di questo regolamento renderebbe obbligatorio registrare le generalità di qualsiasi cliente che acquisti sostanze tossiche. L’altra novità riguarda le colonie feline: dalla gattara si passa al tutor, che si occupa dell’alimentazione delle colonie registrate presso la Asl e che può usufruire degli avanzi delle mense scolastiche.
Dulcis in fundo, diventa obbligatorio soccorrere cani, gatti, volpi e simili vittime di incidente stradale.
Il regolamento capitolino per la tutela e il benessere degli animali in realtà ha molto di più da raccontare, perché tutela anche i cani e i volatili da compagnia. Ora non resta che aspettare e sperare in una rapida approvazione!