Il salvataggio della micia Rain, in balia di un’inondazione
Per compiere atti di grande generosità, ci vogliono un cuore adatto e tanta tenacia. Qualche volta, quando la gentilezza richiede dei sacrifici e del tempo, non è da tutti metterla in pratica. Eppure il salvataggio della micia Rain dimostra che al mondo c’è almeno una persona pronta a questo.
Chi definisce il male l’opposto del bene, forse non considera il potere dell’indifferenza. Spesse volte, l’indifferenza nel suo piccolo miete più vittime del male. Del resto, è più facile placare la propria coscienza per aver ignorato un grido di aiuto, rispetto che compiere attivamente azioni negative.
Anche Donna Spadafora, signora ai tempi abitante dello Yutacan, in Messico, avrebbe potuto scegliere di ignorare i richiami di aiuto della piccola Rain. Del resto era tardi, lei era già a letto, fuori imperversava un violento temporale e le strade, dopo giorni di maltempo, erano quasi allagate. Donna Spadafora, però, non ce l’ha fatta a mettere a tacere la propria coscienza.
Così, è uscita a cercare di capire da dove arrivasse quel miagolio tenue e disperato. Per quattro volte, come ha messo piede all’esterno il suono è cessato, impedendole di individuarne la fonte. La quinta volta ha deciso di rimanere fuori, sotto la pioggia torrenziale, finché esso non è ripreso.
È così che ha potuto mettere in atto il salvataggio della micia Rain. Rain, così è stata battezzata poi la scricciola, era aggrappata a un ramo caduto, e tentava disperatamente di non farsi trasportare dalla corrente dentro un canale di scolo. Donna Spadafora l’ha portata in salvo, accogliendola nel calore della sua casa.
“Era completamente fradicia, e mi guardava
con gli occhi più grandi e tristi che avessi mai visto”
Rain ha dormito con la sua salvatrice, quella notte, ricoprendola di fusa. Lo fa ancora adesso che ha otto mesi ed è cresciuta.