Il Sindaco di Piedimonte Matese ha vietato i botti: un esempio di civiltà
È doveroso chiederlo a chiunque abbia aperto la sua casa a degli animali: come è andata la notte di Capodanno? Come hanno reagito a botti o eventuali fuochi d’artificio? Sì, perché il suono secco e improvviso dei botti terrorizza parecchi dei nostri amici a quattro zampe, talvolta tanto da provocarne la morte. Una situazione critica, considerando anche il numero di feriti che ogni anno si registra a causa di questa forma di divertimento. Così, dopo aver soppesato tutti i fatti, il Sindaco di Piedimonte Matese ha vietato i botti.
Quella che segue è un’immagine che ritrae l’ordinanza in questione.
Diventa subito chiaro, a chi si sofferma a leggere, che il risvolto animalista della decisione non è citata da nessuna parte all’interno del documento. Si parla, in breve, di “pericolo per la pubblica incolumità”, “mancato rispetto delle precauzioni nell’uso e nel lancio”, e del fatto che sono soprattutto i minori a comprare e utilizzare botti. Le ragioni più specifiche addotte per la scelta specifica riguardano le lamentele dei cittadini e un incidente pubblico avvenuto il 24 dicembre. È probabile che alcuni tra i cittadini scontenti siano proprietari di animali, ma a parte questo dei nostri amici a quattro zampe non viene appunto fatta menzione.
Nell’ordinanza viene poi specificato il tipo di materiale vietato.
Ossia, sono concessi materiali pirotecnici a effetto luminoso, e soltanto ed esclusivamente nell’area delle abitazioni di ciascuno. Il divieto riguarda invece “materiale pirotecnico a effetto esplosivo”, più nello specifico nelle aree frequentate, in cui ci sono abitazioni e nelle vicinanze di persone e animali.
Analizzando la vicenda, quindi, il Sindaco di Piedimonte Matese ha vietato i botti, ma non interamente.
In un campo ampio e lontano da case e edifici, ad esempio, pare sia stato possibile agli abitanti di Piedimonte Matese (Caserta, Campania) lanciare qualche razzo. Forse, temendo proteste in caso di un divieto totale, il Sindaco ha cercato un compromesso.
Non è purtroppo escluso che nell’area non fosse presente un animale randagio. Almeno, però, saranno forse stati meno gli animali piagati da questa usanza incivile. E questo è già un piccolo passo avanti.