In Thailandia un macaco vittima di abusi ha adottato un gattino randagio
Di adozioni e amicizie strambe se ne sentono, talvolta persino tra specie ritenute nemiche l’una dell’altra. E in questa epoca, in cui il concetto di “animale domestico” si sta allargando, c’è anche chi ha accolto in casa una scimmia. E chi lo dice che questi animali non possano convivere con un coinquilino peloso? Non a caso, in Thailandia un macaco ha adottato un gattino randagio.
Jojo è un macaco dalla coda lunga che è stato accolto dalla Wildlife Friends Foundation di Phetchaburi, in Thailandia; una fondazione che si occupa di recuperare, salvare e curare gli animali vittima di abusi. Jojo, ad esempio, è stata salvata nel 2011 dai volontari della fondazione, che l’hanno sottratta a un ristoratore privo di scrupoli che la teneva chiusa in gabbia e la utilizzava per il divertimento dei turisti.
La ripresa di Jojo è stata costante, ma molto lenta. Con gli anni, una volta ritornata del tutto in salute, è riuscita a diventare la leader di un gruppo di macachi, anche loro accolti dal centro in seguito ad abusi. Ma ha fatto molto più di questo: ha stretto amicizia con Alan, un tenerissimo gattino randagio che ha iniziato a frequentare il centro di sua spontanea volontà.
Alan si è diretto verso l’area dei macachi, come se sapesse che non gli sarebbe stato fatto del male. Normalmente, non viene incoraggiata nel centro di recupero la mescolanza di specie, che potrebbe essere pericolosa.
A tal proposito, la WFFT ha dichiarato che “Anche se questa non è una situazione ideale e qualcosa che non incoraggiamo, Alan non è in pericolo di vita e Jojo sembra amarlo molto. Quindi abbiamo deciso di lasciarli insieme“.
I due animali passano ore ed ore assieme, scambiandosi coccole e tenerezze.
Queste sono vicende che, oltre a intenerirci, dovrebbero farci riflettere. Se un macaco ha adottato un gattino randagio, perché noi ci facciamo la guerra tra etnie?