Jon Snow, gatto salvato dal rifugio e dalla sua malattia
Non è mai facile, avere a che fare con un animale molto malato. È difficile, davvero, capire quando vuole vivere e desidera una chance in più e quando invece la malattia lo sta demotivando al punto da farlo sentire umiliato e spento. Noi, nel nostro desiderio di fare il loro bene, qualche volta, sottovalutiamo i nostri amici a quattro zampe; questo ci insegna la storia di Jon Snow, gatto salvato dal rifugio, in barba a certi giornalisti che consigliano di addormentare un gatto non più in forma smagliante.
Questa era Jon Snow nel giugno 2016. Trovato in strada, era stato affidato a un rifugio in cui, a causa delle politiche di gestione degli animali, rischiava di essere addormentato per sempre da un giorno all’altro.
La sua fortuna è stata incontrare Rachel. La donna ha visto la sua foto sul sito del rifugio, e nonostante la presenza di gatti esteticamente più belli di lui, ha voluto adottarlo. Quando è arrivata al rifugio, il proprietario le ha rivelato come Jon Snow fosse disidratato, emaciato e vittima di una grave infezione respiratoria. Senza mezzi termini, e diremmo noi anche con ben poca delicatezza verso quella povera anima sofferente, ha detto a Rachel che secondo lui non valeva la pena di adottarlo!
Fortunatamente, lei non gli ha dato ascolto. Anzi, quelle parole non hanno fatto che rafforzare la sua determinazione, tanto che il giorno dopo è tornata per portarlo a casa con lei. Era il 26 giugno.
Il passo immediatamente successivo è stato una visita dal veterinario. Che, purtroppo, ha confermato come la salute di Jon Snow fosse rovinata: positivo al Coronavirus, era piagato da ulcere alla bocca e infiammazioni in tutto il corpo. Il suo peso, poi, era basso in modo preoccupante: soltanto 1,5 kg per un gatto di due anni. Tristemente, il veterinario ha ammesso che c’erano ben poche possibilità. Ma che questa volta, Rachel non si è arresa: si è impegnata a dare a Jon Snow, gatto salvato dal rifugio, le cure necessarie a offrirgli una chance.
Il micio è dunque stato preso in degenza presso la clinica. Il primo giorno era debole, ma stabile; il terzo ha iniziato a mangiare, dolcemente esortato da Rachel; il quarto era già abbastanza in forze per esplorare la stanza e giocare. Infine il quinto giorno, un prelievo sanguigno ha rivelato come i suoi parametri fossero ormai tornati nella norma. Jon Snow era sulla via della guarigione.
Una visita successiva al suo arrivo a casa di Rachel ha confermato, senza ombra di dubbio, che le infezioni di cui era preda si erano affievolite. Con il tempo ha anche ripreso peso. E così, diversi controlli dopo, il veterinario ha infine decretato che Jon Snow era ormai guarito; aveva bisogno soltanto di assumere integratori per il fegato.
Così Jon Snow, gatto salvato dal rifugio, ha iniziato una nuova vita con Rachel.
Una volta liberato dal fardello della malattia, ha dimostrato di possedere un carattere dolce e di amare molto le coccole e la vicinanza della sua umana. Tanto da seguirla spesso e volentieri per casa e dormire con lei, con la testolina sul suo cuscino.
È anche un gran chiacchierone! Conversa spesso con Rachel, tramite quegli adorabili “cinguettii felini” che dimostrano quanto un micio sia sereno e a suo agio. E tanto a suo agio è da lasciarsi grattare la pancia; un gesto non da poco, considerando come i gatti siano gelosi di quell’area del corpo.
Ha anche le sue scatole in cui giocare.
https://www.facebook.com/jonsnowrescuekitty/videos/1664487977207330/
Eccolo, a Natale, con tutto il pelo ricresciuto… pronto a festeggiare con la sua mamma!
Ovviamente, Rachel gli ha dedicato anche una pagina FB, tramite cui chi si fosse innamorato di lui potrà continuare a seguirne la vita.
Che dire? Buona vita, Jon Snow!