La blogger gattara Suster e il suo post su come le piccole gattare crescono
Nessuno mette più in dubbio da anni che gran parte delle nostre inclinazioni personali siano originarie dei nostri genitori, da loro apprese o nate per ribellione che siano. Argomento, questo, trattato in un blog ospitato su Paperblog.com di cui è autrice la blogger gattara Suster, che ci racconta di come sia cresciuta con genitori amanti dei felini e questo l’abbia resa una gattara irriducibile.
Suster racconta di essere stata “esposta” alla presenza felina fin da piccolissima. Scherza in realtà sulla faccenda con molta ironia…
La sventurata bambina, in tenerissima età, fu abbandonata dagli sciagurati genitori su di un materasso, e adottata da una colonia di gatti domestici che su quel materasso risiedeva stabilmente.
Fu così che crebbe nella convinzione di essere una di loro…
Come si può facilmente immaginare, il rapporto con i gatti di casa non è stato da subito idilliaco. Ci sono state alcune, del tutto occasionali, tirate di coda di cui ovviamente i felini non sono stati felici. Con il tempo, tuttavia, Suster è riuscita a instaurare con loro una comunicazione civile.
Col tempo la piccola gattara imparò a conversare con disinvoltura con i piccoli felini. Conosceva a perfezione la sintassi di quella lingua fatta di “Nain!” e, più tardi, di “miao” e “mià!”. Non sapremmo dire però come e quanto i felini la comprendessero realmente e quanto l’assecondassero…
Rapporto che ha fatto sorgere in lei una passione non indifferente per il mondo dei gatti, tanto che fin da bambina ha iniziato a cercarli e tentare di avvicinarli, ovunque si trovasse.
Ovunque la conducesse il suo girovagare, la sua prima preoccupazione e il suo primo pensiero, era di scovare e raggiungere in quel luogo, la popolazione felina ivi presente. E ci riusciva sempre.
Appena ha imparato a leggere, la blogger gattara Suster ha adottato come suo libro preferito Guarda, c’è un buco…, vale a dire uno di quei libri per bambini con il buco. Il protagonista, il gatto rosso Amleto, cerca di risolvere proprio l’enigma del buco assieme ad altri amici animali.
Si erano conosciuti un Natale, nel lontano 2011, e fu amore a prima vista: da allora non ci fu più storia per nessuno.”Ambléto!” Chiamava la bambina per le scale, cercando il suo gatto.”Ampléto!” Esclamava rimirandolo mentre si rigirava tra le mani la sua immagine stampata.”Apléto!” Gioiva esultante vedendolo spuntare dal retro di ogni nuova pagina…
E la mamma leggeva… leggeva… e rileggeva, senza tregua, le avventure del gatto Amleto, giusto castigo per chi non sa ponderare le conseguenze nefaste delle proprie sconsiderate azioni…
Chi volesse leggere il post per intero lo trova a questo link. Noi di certo siamo d’accordo con la blogger gattara Suster, quando scherzando chiama in causa sua madre per essersi condannata a leggere e rileggere lo stesso libro: senza alcun dubbio dei genitori dal buon cuore hanno tutte le potenzialità per educare i figli nello stesso modo.