La Cina permette l’importazione di cosmetici non testati su animali: era ora!

Gli animalisti, e in generale quanti seguono le notizie che riguardano il mondo animale, fin troppo spesso sentono nominare la Cina in termini poco lusinghieri: la Cina è, del resto, il paese in cui ha luogo l’orribile Yulin Festival, tanto per cominciare, e non è certo nota, in generale, per il rispetto verso gli animali. Eppure forse qualcosa sta cambiando, come già le splendide fotografie che ritraggono gatti serenamente accoccolati nei negozi di Hong Kong potevano far prevedere. Già da qualche mese, infatti, la Cina permette l’importazione di cosmetici non testati su animali.

Fonte: http://littlefun.org/

Sembra, forse, un piccolo passo, eppure è una vittoria la cui conseguenza si riverbera sul mercato più di quanto sembri.

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Precedentemente a questa decisione, la Cina comprava sì prodotti per il trucco e l’igiene personale da grandi compagnie come Avon ed Estée Lauder, ma soltanto a condizione che il prodotto fosse stato prima testato su animali.

Questa normativa cinese è la ragione per cui, nel 2012, diverse case produttrici che avevano rinunciato alla sperimentazione animale hanno scelto di riprenderne l’uso: non volevano rinunciare al mercato cinese.

A mettere in atto il giusto meccanismo, che ha poi portato la Cina a questa decisione per lei epocale, è stata la PETA. In prima istanza, la PETA ha raccolto fondi per sostenere la IIVS, Institute for In Vitro Sciences, un’organizzazione no profit che si occupa proprio di promuovere metodi di sperimentazione non animale. Così, la IIVS si è recata in Cina e ha lavorato per quattro anni fianco a fianco degli scienziati cinesi.

Oggi, già 400 specialisti cinesi sono stati addestrati alla sperimentazione in vitro, e la Cina ha riconosciuto come metodo accettato per l’analisi della tossicità dei cosmetici il “Saggio di fototossicità in vitro 3T3 Nru”, che consente di verificare se il prodotto cosmetico abbia un’azione tossica in seguito tramite esposizione luminosa su colture cellulari di fibroblasti murini BALB/C 3T3.

Ora che la Cina permette l’importazione di cosmetici non testati su animali, sempre più case cosmetiche saranno incoraggiate ad adottare metodi di test etici. Forse solo per profitto, purtroppo, ma certo è sempre meglio di nulla. Rimane un’ottima notizia.

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