La colonia felina di via Santabarbara di Brindisi e la sua terribile situazione
Gli abituali frequentatori del mondo del volontariato animalista e della nostra pagina hanno già senz’altro sentito parlare dell’AIDAA e di Antonella Brunetti. Su diverse testate è stata trattata la situazione della colonia del cimitero di Brindisi, che tra cani aggressivi e problemi con gli organi comunali non ha certo vita facile. Oggi, nella stessa città, c’è una nuova realtà felina che ha urgente bisogno di aiuto: la colonia felina di via Santabarbara di Brindisi.
Questo è l’imbocco di uno dei pozzi-luce in cui la colonia di via Santabarbara vive. Sì, perché questo gruppo di gatti sopravvive, più che vivere, da circa un anno in alcuni pozzi-luce facenti parte di un condominio.
Questi gatti non hanno modo di lasciare il luogo, e la loro unica possibilità di movimento consiste nel passare da un pozzo-luce all’altro, o al massimo di entrare in alcune aree e giardinetti interni tramite essi accessibili.
Lo stabile è di proprietà di una signora non residente a Brindisi, che ha dato la massima disponibilità per risolvere il problema e ha anche mandato una lettera tramite il suo legale al Comune per autorizzare interventi in loco, ripulendo l’area e spostando i felini in un luogo sicuro. Ad oggi, purtroppo, il Comune non ha preso misure in tal senso e l’accesso alla zona della colonia è tuttora problematico nonostante questo gruppo di gatti abbia ricevuto regolarmente lo status di “colonia felina certificata”.
La salvezza di questa colonia, in termini di nutrimento, sono l’AIDAA e una gentile signora che, non potendo accedere all’area, gettano croccantini per nutrire queste povere anime almeno un poco.
Purtroppo l’acqua rimane un problema, in quanto le ciotole lasciate a disposizione degli animali si scoprono spesso rimosse o rovesciate. E per la salute degli animali le cose vanno ancora peggio, in quanto le sterilizzazioni sono iniziate soltanto, precisamente, oggi 5 aprile. Inoltre diversi dei gatti soffrono di ototraumi in alcuni casi degenerati in neoplasie, cioè tumori.
Il guaio è che mettere piede all’interno dei pozzi-luce è per legge impossibile a tutti tranne che a Polizia Municipale, Comune e ASL, nonché all’AIDAA per quello che riguarda gli interventi di cattura, sterilizzazione e reintroduzione nel territorio; e anche gli organi giudiziari possono sì entrarvi, ma in caso di necessità e data la presenza della colonia, che è tecnicamente posta sotto tutela del Comune. I pozzi-luce non sono infatti spazi condominiale in comune, bensì un’area di esclusiva proprietà.
Ma il Comune cosa fa per la la colonia felina di via Santabarbara di Brindisi?
Risale al 18 novembre 2016 un sopralluogo della Polizia Municipale e della ASL locale, effettuato peraltro a distanza, dalla finestra della signora che si preoccupa di nutrire questi animali. Tale sopralluogo non solo è stato effettuato dopo oltre due mesi che la AIDAA lo aveva richiesto, ma ha anche definito “regolare” la situazione della colonia. Inoltre, a presentarsi, internamente alla ASL, è stata la sola Area C, dedita al benessere animale, quando l’Area A avrebbe dovuto essere presente a verificare le condizioni sanitarie.
La realtà in cui vive la colonia è questa, documentata in queste foto forniteci dalla stessa Antonella Brunetti.
Non c’è davvero bisogno di commenti. Lo stato di pulizia della zona è a dir poco dubbio, e si sa bene che dove prolifera la sporcizia fanno festa le malattie.
Questa la condizione di uno dei gatti malati alle orecchie; stando all’ASL si tratterebbe di semplice otite.
E naturalmente, c’è il problema della mancata sterilizzazione e di una straziante moria di cuccioli.
Non solo un’alimentazione precaria come quella fornita a questi gatti non è l’ideale per sostentare le mamme gatte. La colonia felina di via Santabarbara di Brindisi presenta anche un problema di aggressività intestina: infatti, diversi tra i gatti maschi alfa tendono ad attaccare i cuccioli ed arrivano ad ucciderli.
Nel corso del tempo tre cuccioli sono stati soccorsi, di cui uno ha trovato felicemente casa mentre gli altri due sono morti l’uno in seguito a ferite e l’altro a causa di una grave anemia e dei parassiti nel suo corpo.
Purtroppo, il riconoscimento della colonia felina è arrivato troppo tardi perché si potesse intervenire prima della stagione degli amori e dell’inizio delle gravidanze. E anche ora la ASL, invece di agire come la legge imporrebbe, tende a delegare ai volontari invece di collaborare con loro.
Questi gatti, ignari di tutto questo intrico di problemi burocratici, aspettano ogni giorno, con fiducia, di essere nutriti…
… e si percepisce, nei loro miagolii, una fame feroce, che spinge persino i membri della colonia a contendersi il cibo.
Come se la situazione non fosse sufficientemente disperata già così, stando a fonti non ufficiali nella zona dei puzzi luce è stato buttato un altro gatto.
Questo micione nero, che era probabilmente un micio di casa, è finito in questo inferno in cui, peraltro, non è accettato dai suoi simili, che gli impediscono persino di muoversi liberamente.
All’AIDAA viene richiesto di occuparsi della colonia, tanto che stando alla Polizia Municipale “la colonia è competenza dell’AIDAA” quando ne è in realtà semplicemente il curatore, il che significa che può collaborare a sterilizzare i gatti e fornire cibo e acqua, che dovrebbero a norma di legge essere forniti dal Comune. Quel che è peggio ancora è che la ASL ha palesemente dichiarato che non interviene per le cure e i problemi sanitari dei gatti, pertanto anche ciò ricade sui volontari quando così non dovrebbe essere.
La situazione è al limite dell’assurdo, e solo un intervento del Comune può far sì che la colonia felina di via Santabarbara di Brindisi venga spostata in luogo più idoneo e riceva le cure necessarie.
Nel frattempo, chi volesse aiutare Antonella Brunetti e l’AIDAA donando cibo o adottando uno dei mici può contattarla a questi indirizzi e-mail: sos.micettidibrindisi@gmail.com e presidenteaidaa.puglia@gmail.com.