Chi ama il proprio gatto, ovviamente, pone estrema attenzione ai cambiamenti nel suo comportamento. Eppure, a volte, l’idea che una variazione comportamentale possa essere legata a uno stato di malattia è ancora difficile da trasmettere. E non molti sanno che, come noi, i nostri mici possono persino sviluppare patologie psichiatriche. Nondimeno, la depressione nel gatto esiste e si può identificare grazie a segnali precisi.
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I segnali a cui prestare attenzione
Un numero eccessivo di ore dedicato al sonno
I gatti, lo sappiamo, dormono parecchio per natura: dalle 13 alle 17 ore al giorno. Proprio per questo, è facile minimizzare un aumento delle ore di sonno. Magari lo imputiamo all’età avanzata, magari a un periodo un po’ stressante, come un trasloco. A volte, invece, se l’aumento è notevole, può essere un segnale di depressione.
Si gratta le unghie più del solito
Per i gatti “farsi le unghie” è un comportamento normale e una necessità fisica. Per questo, chi ha un gatto ha anche un grattatoio.
Se però Micio inizia a ripetere questa azione in modo compulsivo, è il caso di farsi qualche domanda.
Micio è più appiccicoso, o al contrario sembra evitarci
Se Micio è per natura un solitario e inizia invece a cercarci con insistenza, noi tendiamo a esserne felici. E dovremmo esserlo, a patto che assieme a questo cambiamento non se ne presentino altri tra quelli descritti in questo articolo. A volte, richiedendo la nostra presenza cerca semplicemente di comunicarci che qualcosa, per lui, non va.
Più naturale è preoccuparsi, invece, se da amichevole diventa schivo. Anche in questo caso vale la pena di approfondire.
Un tasso di nervosismo e aggressività maggiori
Capita a tutti di essere nervosi e sputare una rispostaccia. Allo stesso modo, può succedere al nostro gatto di essersi svegliato con la… zampa sbagliata e rifilarci un graffio o un soffio, ogni tanto.
Quando però questa variazione nel comportamento diventa costante, è d’uopo una visita dal veterinario. La causa può esserne la depressione così come altri quadri clinici.
I sintomi più evidenti
Non sono solo questi segnali “subdoli” che dovrebbero far sospettare la depressione nel gatto. Esistono per fortuna altri sintomi, ben più evidenti, abbastanza da spingere a un controllo medico le persone più coscienziose.
Tra di essi rientrano:
- l’emissione vocale di “ululati felini”
- una poca attenzione e costanza nella pulizia quotidiana
- la perdita di appetito
- un’improvvisa tendenza a marcare il territorio
A questo si aggiunge una corretta interpretazione del linguaggio non vocale del gatto.
Se lo sorprendiamo spesso con le orecchie all’indietro, la coda raccolta, il pelo leggermente diritto, e conosciamo bene il suo modo di comunicare, sappiamo già che sta esprimendo disagio.
Questi segnali, qui riassunti, dovrebbero essere di aiuto nell’identificare la depressione nel gatto.