La Madre Teresa degli animali: Ingrid Del Storie, donna del Sudafrica
Capita talvolta, quando si parla della propria esperienza all’interno del mondo del volontariato animalista, di sentirsi chiedere “Perché?”. Perché si è fatta questa scelta, perché ci si dedica agli animali. Beh, in questo senso, la risposta di colei che è ormai definita come la Madre Teresa degli animali è emblematica.
Ingrid Del Storie, la donna del Sudafrica che si è meritata questo epiteto, afferma semplicemente questo.
Volevo prendermi cura degli animali maltrattati, siccome non si possono difendere da soli.
Ingrid De Storie vive in Sudafrica, per la precisione a Città del Capo. E ora la sua casa è diventata anche un rifugio per animali.
Questa donna ha iniziato la sua esperienza di volontariato vent’anni fa e in totale autonomia, utilizzando parte del denaro ottenuto dai ricavi del suo negozio “Fish & Chips” a favore dei randagi. Due anni dopo, si è unita alla no-profit “Tears Animal Rescue”. Oggi, come già anticipato, ha messo la sua dimora a servizio degli animali. E no, non ha paura di chi potrebbe minacciarla per la sua scelta di vita, né di agire contro chi maltratta queste creature.
Io non ho paura ad affrontare la gente che fa queste cose terribili agli animali.
La sua missione, se così vogliamo definirla, è ben note. Anche dai compaesani, che sanno a chi rivolgersi in caso di necessità.
Tutti mi conoscono nella mia comunità, e quando vedono un animale ferito o investito da un’auto lo portano a casa mia, nel mio rifugio. A volte prendiamo gli animali che vengono portati dai proprietari che non si possono più permettere di mantenerli.
La Madre Teresa degli animali pratica, certamente, la carità, ma non trascura certo il lato educativo. Non manca, infatti, di sterilizzare i quattrozampe abbastanza fortunati da arrivare sulla sua strada, e insegna a chi vuole ascoltare una cultura in cui il randagismo non si combatte con la violenza e la paura, bensì con intelligenza e cuore.
Ingrid ha pubblicato questa foto su Facebook, e raccontato la storia del micetto.
Questo micetto è stato abbandonato presso il garage BP. Non so cosa sia successo e dove, ma le sue zampe posteriori non funzionavano, non riusciva a camminare, si trascinava. L’ho amato tantissimo, ma sono stata costretta a lasciarlo andare in un posto migliore: il Ponte dell’Arcobaleno. Mi manca così tanto.
Non ci sono, purtroppo, tante “Madre Teresa” a questo mondo, ma nel nostro piccolo tutti noi possiamo rendere migliore la vita di un randagio.