La preghiera del gatto: poche, ma profonde righe a stampo felino

Se c’è un tratto del gatto che viene citato più spesso degli altri, è certamente l’indipendenza, unita alla voglia di libertà. Persino il noto autore T.S. Eliot ha raccontato queste loro particolarità, ipotizzando che i nostri mici siano così amanti dei loro segreti da avere tre nomidi cui uno mai rivelato. Al coro si unisce un autore purtroppo ignoto (se ci legge, si faccia avanti!) che ha regalato al popolo di internet La preghiera del gatto.
la preghiera del gatto

Photo credit: Masterdreams on Visualhunt

Amico mio,non trattarmi quale schiavo,

perché c’è in me la voglia di libertà!

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Non cercare di indovinare i miei segreti,

perché c’è in me il senso del mistero.

Non costringermi alle carezze,

perché c’è in me il senso del pudore.

Non umiliarmi, perché

c’è in me il senso della fierezza.

Non abbandonarmi, perché

c’è in me il senso della fedeltà.

Sappimi amare ed io saprò amarti,

perché c’è in me il senso dell’amicizia.

Come spesso accade quando gli viene data voce, anche in La preghiera del gatto il nostro felino preferito parla con chiarezza. Non è né gelido né indifferente. Anzi, è pronto a offrire il suo amore. E in cambio, come tutti dovremmo fare, chiede rispetto per ciò che è.

Già, abbiamo molto da imparare dai gatti!

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