La Spagna riconosce gli animali da compagnia come esseri senzienti

Nonostante l’evidente ruolo che i nostri animali svolgono nelle nostre vite, è ancora difficile ritrovare nelle legislazioni mondiali paragrafi chiari che lo sostengano. Qualche esempio, per fortuna non manca. Qui in Italia non è più possibile pignorare gli animali d’affezione, la Nuova Zelanda tutela tutti gli animali e… da ora la Spagna riconosce gli animali da compagnia come esseri senzienti.

La novità, più specificatamente, riguarda il Codice Civile. Infatti, in Spagna gli animali erano già riconosciuti come esseri senzienti nelle leggi amministrative regionali, nonché nel Codice penale spagnolo.

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Questa aggiunta nel Codice Civile significa che a livello legale “gli animali sono esseri viventi dotati di sensibilità” e che le persone che se ne prendono cura devono poter garantire “il loro benessere secondo le caratteristiche di ciascuna specie“. Ma non solo: non sono quindi più considerati oggetti, e pertanto in casi di divorzio o separazione occorrerà tenere conto del loro benessere; questo significa che non potranno più essere abbandonati, maltrattati o allontanati da uno dei loro umani di riferimento alla leggera.

In altre parole, ora che la Spagna riconosce gli animali da compagnia come esseri senzienti, è possibile valutare a livello legale le questioni relative alla proprietà e alla famiglia.

La riforma ha richiesto tempo e fatica. Risale al 2017 la proposta, che però non trovò seguito a causa delle elezioni del 2019. Nell’aprile del 2021 è stata riproposta e ora, finalmente, è arrivata a compimento.

E non è tutto, dalla Spagna! Pare che sia in preparazione una bozza per una nuova legge che include misure più severe per prevenire il traffico e gli abusi di animali, per iniziativa del ministero per i Diritti Sociali, guidato da Ione Belarra di “Unidas Podemos”.

Non sarebbe ora di prendere esempio anche in terra italiana?