La storia del gattino Buggy, il micio con gli occhi stile manga
Chiunque sia cresciuto negli ultimi trent’anni, o abbia seguito con attenzione le “abitudini televisive” di un figlio nello stesso arco di tempo, sa cosa si intende quando si parla di stile manga: la caratteristica più conosciuta dei fumetti e cartoni di origine giapponese, a livello grafico, sono sicuramente quegli occhioni grandi che i personaggi umani come quelli animali esibiscono. Cosa c’entrano i manga, potrebbe chiedersi qualcuno? C’entrano, perché oggetto di questo articolo è la storia del gattino Buggy, il micio con gli occhi stile manga.
Buggy è un amore e questo è fuori di dubbio, ma quel faccino tutto da incorniciare lo deve a una condizione clinica, nello specifico a una serie di anomalie nel cromosoma. Ma la sua sfortuna, cominciata alla nascita, non è certamente finita lì.
A otto settimane, età in cui è stato soccorso dai volontari della Cats Protection Belfast Adoption Centre, era sottopeso, pieno di pulci, malnutrito e pieno di vermi. E così i suoi fratellini.
Al compimento dei suoi quattro mesi di vita, quando sembrava che tutto stesse filando liscio, i veterinari hanno rilevato un ulteriore problema: ogni singola articolazione nel corpo di Buggy era deformata e fragile, destinata a spezzarsi entro il suo primo compleanno.
Nonostante questo Claire Harper, che di Buggy si era innamorata a prima vista, si è dichiarata pronta a non arrendersi e ad adottarlo. E così ha fatto.
“Tutto questo non ha fatto altro che far sì che amassi Buggy ancora di più, e mi ha resa ancora più determinata ad adottarlo. Se era destinato ad avere una vita breve, da me avrebbe avuto tutto l’amore possibile per i mesi che gli rimanevano”
Purtroppo, la ricerca di una soluzione al suo male sembrava destinata a fallire. Più il tempo passava, più le articolazioni peggioravano, più Claire si disperava. Sembrava che la storia del gattino Buggy dovesse terminare così.
Un giorno, però, dopo tante diagnosi negative, c’è stato chi ha dato voce alla speranza: il dottor Noel Fitzpatrick ha infatti dichiarato di essere in grado di operare il micio con una ragionevole percentuale di successo.
L’idea alla base dell’intervento era di dotare il micio di solchi delle articolazioni più profondi, e lavorare sui suoi garretti, essendo questi il punto che tendeva a cedere.
Nel giugno 2005, Buggy è stato operato. A luglio, un mese dopo, è stato tempo di rimuovere i fissatori in metallo… nonché il momento di un verdetto sull’effettiva riuscita del tentativo.
E con immensa gioia di Claire, il dottor Fitzgerald ha decretato che ora Buggy sarebbe potuto arrivare a condurre una vita lunga e normale!
Tre anni dopo l’operazione che gli ha salvato la vita Buggy, il micio con gli occhi da manga, può correre, saltare e inseguire gli uccellini!
E, ciliegina sulla torta, ha anche un fratellino felino: Stu!
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Sicuramente la storia del gattino Buggy insegna che, a volte, lottare contro un male che sembra invicibile paga, e paga eccome! E come ogni celebrità felina che si rispetti, oggi ha il suo Instagram e la sua pagina Facebook.