La storia di Gianni e Minù: “Alla mia morte la casa sarà della mia gatta”
In questo articolo vi raccontiamo di Gianni e Minù, dipendente della Regione Piemonte il primo, e una bellissima gatta di 5 anni la seconda. I due vivono insieme e sono molto legati ormai da anni, e la loro storia ci è da spunto per parlarvi di un argomento importante e da affrontare quando si ha un animale domestico. Vediamo di cosa si tratta.
Indice degli argomenti:
Il futuro di Minù
Gianni è una persona lungimirante, e già adesso sta pensando al futuro di Minù o comunque a tutelare la sua micia nel caso in cui restasse sola. Prendendo spunto dalla vicenda di una sua conoscente, infatti, Gianni ha deciso di mettere nero su bianco, dal notaio, le sue direttive testamentarie. Alla sua morte, la sua casa di proprietà di Alessandria (dove i due vivono oggi) resterà a Minù fino al suo ultimo giorno di vita, e con lei ci sarà un tutore che si occuperà di lei e gestirà l’eredità. Questa, ovviamente, è una scelta intelligente e che andrebbe fatta da chiunque abbia un amico a quattro zampe, per garantire ai pelosetti il cibo, le cure mediche e un tetto sotto cui vivere qualora rimanessero soli.
L’insegnamento
Gianni e Minù si sono incontrati in un momento difficile per entrambi. Gianni avevo perso sua madre e anche Minù era rimasta da sola. Così, i due sono andati a vivere insieme e non si sono più lasciati. Ma il messaggio che la loro storia ci vuole trasmettere è che gli animali domestici non devono essere solo una “compagnia” o una fonte di affetto. Essi sono parte integrante della famiglia e hanno bisogno di essere tutelati in ogni aspetto della vita, presente e soprattutto futura.
Foto gentilmente concesse da Gianni.