La storia di Kiki, il gatto adottato da tre Shiba Inu che ora si crede un cane

Un gatto che si sente un cane. È questa la storia del micio Kiki, un American Shorthair che si è fatto adottare da una famiglia di soli cani. Sì, perché il gattino si trova perfettamente a suo agio con i fratelli, tre cagnolini di razza Shiba Inu. Kiki si sente un cane? Loro si sentono dei gatti? O sono semplicemente una felice famiglia mista?

Dalle foto pubblicate sul profilo Instagram dei loro umani, si può notare come i quattro siano inseparabili. Il gattino sembra un quarto incomodo, ma in realtà è amalgamato davvero bene: mangia con loro, dorme con loro, gioca con loro. Un gatto che fa una vita da cani: “Sono andati subito d’accordo”, raccontano i suoi umani. Kiki è stato immediatamente accolto con delicatezza e amore, anche dagli altri animali di casa.

 Ma la prova effettiva dell’affiatamento tra i quattro è arrivata ad un raduno di Shiba Inu: “Kiki andava d’accordo con tutti i cani, ma uno di loro improvvisamente iniziò ad abbaiargli contro. Subito, uno dei nostri Shiba, Saki, abbaiò di rimando, proteggendo Kiki. A quel punto ho capito che erano diventati una famiglia”. Kiki si comporta proprio come un cagnolino: dorme di notte, risponde se lo chiami, e gioca con i suoi amichetti tutto il giorno.

Questa storia dimostra come anche nel mondo animale possano esistere dei soggetti imitativi ed emulativi, il che conferma l’assenza di modelli pre-impostati, anche per le specie animali. Chi nasce con determinate caratteristiche, infatti, non è detto che agisca solo secondo quelle, visto che l’ambiente circostante, soprattutto per i nostri amici a quattro zampe, rappresenta un fattore determinante per il loro comportamento.

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