L’odissea dei poveri gatti di Paratico

Ne siamo dolorosamente consapevoli. A volte, le persone sanno essere davvero senza cuore e ottuse, convinte che le vecchie superstizioni che circondano i gatti siano vere e concrete; o non sufficientemente attente al valore di piccole vite feline, causando con la loro scarsa cura morti e sofferenze. La storia che vi raccontiamo si svolge a Paratico (Brescia) e vede come protagonisti i gatti curati dall’Oipa della zona.

Esisteva nell’agosto 2012 un gattile Oipa. Quel gattile, riconosciuto dall’Asl, avrebbe dovuto venire trasferito in altra struttura nel mese di settembre 2012 a causa della costruzione di una nuova strada comunale. Gli accordi erano stati presi con il vice sindaco senza alcun problema, in tutta tranquillità.

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Una volontaria con due mici del gattile, prima dell’incidente. Fonte: http://www.geapress.org/

È per questo che, venerdì 3 agosto, i volontari Oipa sono rimasti orripilati alla vista del gattile raso al suolo dalle ruspe. L’orrore si è presto trasformato in paura viscerale, perché quando le ruspe si sono mosse per demolire la struttura i gatti erano ancora dentro le loro casette di legno. Quindici gatti in tutto, 11 adulti e 4 micini non ancora svezzati.

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La disperata ricerca dopo il passaggio delle ruspe. Fonte: http://www.geapress.org/

I volontari accorsi sul posto hanno trovato vivi e vegeti solo quattro dei mici. Gli altri, forse sono fuggiti chissà dove in preda al panico, forse sono stati travolti e uccisi. Non lo sapremo mai, perché non molto tempo dopo il Comune ha ripreso i lavori senza alcun riguardo per i corpicini forse sepolti sotto le macerie.

Scavando un po’ più a fondo nella vicenda, sembra che persino l’Asl abbia una sua parte di colpa, perché non avrebbe trasmesso al Comune i documenti di registrazione della colonia.

Facciamo un salto nel tempo, a ottobre 2012. L’allora Sindaco Giulia Venturi e l’Oipa si sono rimboccati le maniche, collaborando nella costruzione di un nuovo gattile; insieme hanno scelto l’area di Paratico posta accanto al boschetto di via Fontanella, vicino alla falda acquifera, insieme hanno spianato l’area e recintato il tutto. Un lavoro al bacio, in breve.

Ma anche stavolta non c’è stata pace per i gatti di Paratico sopravvissuti alle ruspe.

Sono cominciate ad arrivare minacce ai mici, guidate dall’idea assurda che la sola presenza dei gatti potesse inquinare la falda acquifera e l’acqua destinata ai residenti. Superstizioni, certo, ma così radicate che persone le parole forti del Sindaco Venturi in difesa dei gatti non sono sono riuscite a tacitare.

L’unica soluzione con cui i volontari Oipa si sono sentiti sicuri è stata spostare gli animali.

E ora? Non abbiamo notizie recenti. Ma vi terremo aggiornati.

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