Lampedusa, insieme ai migranti è sbarcato anche un gatto simil siamese

Continuano gli sbarchi dei migranti a Lampedusa, ma non capita tutti i giorni di vedere sbarcare anche un…gatto. Sì, un gatto! In uno degli ultimi approdi sull’isola siciliana, oltre a venti tunisini, ha toccato il suolo italiano anche un felino, per la precisione un simil siamese, collocato in un trasportino. La Guardia di Finanza e la Guardia costiera hanno recuperato i migranti e il micio nel porto di Lampedusa e li hanno trasportati all’hotspot di Contrada Imbriacola. Successivamente, saranno trasferiti sulle navi quarantena e poi in un centro di accoglienza.

Il trasportino

Gli altri animali “naufraghi”

Quello avvenuto nei giorni scorsi non è il primo episodio di animali sbarcati insieme agli immigrati. Un altro caso fu registrato nel luglio 2020, quando un gatto di sei mesi, poi chiamato Pupi, arrivò insieme ad un profugo dalla Tunisia. Pupi fu adottato da una signora dell’isola, e il sindaco di Lampedusa glielo affidò tramite apposita ordinanza. Nel 2015, invece, Lola, una gattina di un anno, arrivò sulle coste italiane dopo aver viaggiato dal Sudan nella borsa della sua umana Sama. Alcuni mesi fa, addirittura, un migrante sbarcò in Italia con una capra, purtroppo soppressa all’arrivo dal servizio veterinario perché malata.

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Il gatto nel trasportino

Un episodio insolito

Nonostante ci siano dei precedenti, comunque, l’episodio avvenuto qualche giorno fa è stato decisamente particolare, ed ha attirato l’attenzione e la curiosità di tanti. Non è certo comune vedere un gatto affrontare un viaggio “della speranza” e arrivare nel nostro Paese sano e salvo. Al momento non si conoscono altri dettagli sul gattino, e non si sa se seguirà il suo umano nel centro di accoglienza, o se sarà affidato a qualche isolano di buon cuore. In ogni caso, benvenuto in Italia piccolino!

Fonte foto: IlGiornale.it