Le vostre storie – Gaia, volata sul ponte, torna dal suo umano

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Quello che vede Giuliano affacciandosi è una gatta adulta identica a Gaia, dalla stessa identica, peculiare pelliccia. Una vera gemella di Gaia. Al saluto rivolto per 17 anni a Gaia, “ciao bimba”, la micia ha sollevato il muso fissando Giuliano dritto negli occhi. Le è bastato un “dai scemina vieni su” per entrare in casa, accettare del buon cibo e occupare il divano per dormire, peraltro nello stesso punto e posizione preferiti di Gaia. Per una settimana Giuliano ha lasciato alla micia uno spiraglio aperto perché potesse tornare a casa propria, qualora lo avesse voluto, ha chiesto nel vicinato se qualcuno l’avesse persa, ma niente. Ormai lei aveva scelto Giuliano. Ed è così che in casa di lui ha preso residenza la seconda Gaia: la gatta nelle fotografie a corredo di questo articolo.

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Giuliano non è l’unico a essere rimasto meravigliato dalla comparsa di questa seconda Gaia. Anche la veterinaria, trovandosi davanti la copia esatta di Gaia, è trasalita e ha ascoltato con meraviglia. Una randagia che davvero ha ritrovato il suo umano nonostante gli ostacoli della morte, forse.

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Perché, ed è stupefacente, una volta abituatasi alla vita di casa, ha sviluppato gli stessi vizi e le preferenze di gioco della gatta che l’ha preceduta: entrambe sono particolarmente schizzinose in termini di cibo, entrambe giocano con palline di gomma spugna leggere alla volta, partendo al conto alla rovescia di “1, 2, 3” e riportandole anche indietro, si sdraia col muso appoggiato alla mano di Giuliano quando usa il mouse.

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E stavolta, di foto ne scatta tantissime.

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