Le vostre storie – La disavventura di Natale del gatto Mimmo, finito in una trappola
Le filosofie di vita, quando si tratta della gestione del gatto, sono innumerevoli. Ciascuno prende le proprie decisioni, anche in considerazione del carattere del singolo felino. Eppure, c’è qualcosa che tutti, proprio tutti, coloro che amano il proprio gatto, hanno in comune: il terrore che gli succeda qualcosa di male. La disavventura di Natale del gatto Mimmo fa affiorare proprio questo tema. A raccontarcela, perché la traducessimo in un articolo, è stato un nostro lettore.
Mimmo, così come la sua famiglia, vive in Abruzzo, vicino a Pescara, e ha due sorelle pelose, Amy e Margot, nonché un fratello, Wally.
Questi mici occupano una casa indipendente con giardino privato, e sono liberi di esplorare i dintorni nelle sole ore diurne. Di notte, dormono al sicuro tra le quattro mura che chiamano casa.
Mimmo, tra i quattro, è il più curioso e avventuroso, e nonostante sia castrato tende a girovagare più, e più a lungo, degli altri. Mai, però, per più di due giorni. Così, quando dopo due notti e tre giorni Mimmo non si è ripresentato, la sua famiglia si è preoccupata e subito attivata per cercarlo.
La disavventura di Natale del gatto Mimmo inizia proprio con queste premesse, e per la precisione nella settimana precedente al Natale appena trascorso, quello del 2019.
Intorno a casa, di lui non c’era traccia. E così tra le case del quartiere. Quindi, il suo papà umano si è spinto ancora più lontano, verso il primo tratto di campagna. Ed è stato proprio lì che ha trovato Mimmo, grazie anche ai suoi lamenti.
Il poveretto era steso di schiena, a bordo strada, sotto ad una rete di confine che circonda un mandorleto. Impossibilitato a muoversi, si era apparentemente incastrato nella rete; e, terrorizzato, nel tentativo di liberarsi aveva cercato di masticare il filo d’acciaio, riuscendo però solo a perforarsi i tessuti della bocca sotto la lingua e ferirsi. Non solo, le sue zampe erano bloccate dal cavo di una trappola a laccio, terribilmente stretto attorno al suo addome. Così stretto che, per liberarlo, è stato necessario staccare la trappola intera dalla rete.
Alla liberazione è seguita, con il cuore in gola, una corsa disperata dal veterinario, che anzi vista l’urgenza della situazione si è precipitato in ambulatorio prima dell’apertura, per il bene di Mimmo. Per fortuna, l’intervento tempestivo fatto di antinfiammatorio e antibiotico ha aiutato questo micio a non soffrire conseguenze durature dall’incidente. La disavventura di Natale del gatto Mimmo ha messo nuovamente in ansia chi tanto lo ama solamente nella notte del 25 dicembre, quando gli si è gonfiata la bocca tanto da causargli problemi respiratori.
Oggi, Mimmo sta molto meglio e ha decisamente imboccato la strada della ripresa.
E ora, è doveroso chiudere questa narrazione con le parole dirette del papà di Mimmo.
Questo miracolo di Natale che vede sfuggire da una trappola mortale Mimmo, dovrebbe fare riflettere a chi pensa di risolvere i problemi con la natura prevaricandola con la prepotenza di una uccisione indiscriminata. Se Mimmo non fosse stato così fortunato da non incastrarsi col collo, forte da resistere per ben tre giorni in quello stato e io non fossi stato così caparbio nel cercarlo anche lontano dal suo territorio abituale, questo Natale sarebbe stato segnato da un dolore senza nome, più grosso di quello che oggi mi stringe solo per la sofferenza che ha passato e il calvario che questo piccolo esserino senza colpe sta affrontando per guarire.
La giustizia in questo mondo non esiste e la vendetta è un sentimento troppo brutto da abbinare ad una creaturina speciale come Mimmo, mi limiterò ad una denuncia verso ignoti ai Carabinieri forestali cercando di pensare solo al bello di avere con me ancora Mimmo assieme ai suoi tre fratelli e sorelle, ancora insieme per giocare, divertirsi e bisticciare ancora per lungo, spero lunghissimo tempo…
Noi di GcomeGatto, da parte nostra, non possiamo che augurare una piena guarigione a Mimmo. E ringraziare il suo papà per aver condiviso questa storia con noi.