Le vostre storie – La gatta Lalì, la cura per Viviana dopo la morte del figlio
Chi segue GcomeGatto da tempo e con continuità, sa che per la redazione è fondamentale il confronto con il pubblico dei lettori. È per questo che è nata la rubrica Le vostre storie, che arricchisce in modo considerevole, con commoventi racconti di vita vera, la sezione del sito dedicata agli articoli. La storia di Viviana, dedicata alla gatta Lalì, ci ha commossi davvero, nel racconto degli avvenimenti e nella scelta di parole di Viviana stessa.
La vera storia di Lalì comincia con la morte di chi l’ha voluta nella casa che poi avrebbe abitato per tutta la sua vita, ovvero il figlio di Viviana.
Nel giugno del 2001 il mio bellissimo figlio uscì di casa per un breve viaggio ma non tornò più. Aveva ventuno anni e la sua giovane vita finì su un’autostrada. Rimasi devastata e affondai nella più dolorosa disperazione.
In casa rimase la sua gattina che aveva chiamato Lalì. Diceva che sarebbe rimasta con lui venti anni. Invece è rimasta con me…
Così, in seguito a un pessimo scherzo del destino, Viviana e Lalì si sono ritrovate ad affrontare un dolore lancinante. E Lalì è stata un ottimo antidoto contro la sofferenza di una madre che ha perso una parte di sé. Forse, a modo suo, è arrivata quando più c’era bisogno di lei.
Lei sentiva i miei momenti di dolore, mi si avvicinava silenziosa e mi leccava le lacrime.
Mi ha accompagnata dovunque e mi ha regalato il suo amore e la sua devozione.
Con il tempo, nel corso degli anni, Viviana e Lalì sono diventate una vera famiglia. Hanno trascorso davvero molto tempo l’una accanto all’altra, affrontando passo passo una perdita importante per entrambi.
Purtroppo, la Nera Signora deve esercitare il suo ruolo anche quando far scendere il velo della morte è quanto di più crudele si possa fare. È arrivata annunciandosi, forse per dare tempo a Viviana di accettare anche questa separazione.
La sera che morì sapevo che stava per lasciarmi, non si reggeva più in piedi e avvertivo la sua sofferenza. Rimasi accanto a lei e quando la accarezzavo delicatamente aveva ancora la forza di fare il suo ronf ronf.
Emise un vero e proprio urlo e mi guardò negli occhi un’ ultima volta. Aveva quindici anni.
Lalì era diventata parte vera e propria della famiglia. E in Viviana, la sua scomparsa ha risvegliato quell’antico dolore.
Per me è stato come perdere di nuovo mio figlio.
Forse, si può persino affermare che Lalì fosse diventata un po’ come una figlia.
È grazie a racconti come questi, così pieni di emozione, che siamo certi di aver preso la giusta decisione quando abbiamo aperto la sezione Le vostre storie. Se anche voi ne avete una da raccontare, scriveteci a storie@ilblogdigcomegatto.it.