Le vostre storie – Souske e Trudi, sorelle inseparabili
Conosciamo tutti la storia della cosiddetta “altra metà della mela”. Comunemente, citandola ci si riferisce a un partner romantico, ma oggi noi vogliamo rivoltare la prospettiva, e chiederci: come fa, il nostro cuore, a scegliere le sue “metà della mela” pelose? Perché di fronte a una colonia o un gattile intero scegliamo un micio e non il suo vicino di gabbia? Tante volte Alessio ha visto una gatta della sua colonia partorire, senza mai portare a casa uno dei piccoli. Eppure, Souske e Trudi hanno fatto breccia nel suo cuore. Già, questa è una vera storia d’amore.
Qui le vedete come sono oggi, nel loro splendore, ma la loro vita non è cominciata nel modo migliore.
Tutto comincia con una colonia di gatti allocata nei giardini vicini al luogo di lavoro di Alessio, un’officina. Tra i mici della colonia, c’era una gatta in particolare (oggi sterilizzata, per fortuna) che era solita partorire dentro i rotoli di tubo posti su uno degli scaffali; difficile non notare la presenza di una nuova cucciolata. Così è stato anche nell’aprile 2015, quando altri sei gattini di una sola settimana di vita sono comparsi sullo scaffale. Questa volta, però, c’era qualcosa che non andava: mamma gatta aveva abbandonato una delle piccine, colei che sarebbe poi stata battezzata Souske. Alessio, sicuro che mamma gatta stia solo spostando i gattini, attende per un poco che torni, ma il tempo passa senza che nulla accada, e la piccina è sempre più affamata. Così, Alessio e la sua ragazza decidono di salvarla da morte certa e portarla a casa con loro. Il verdetto del veterinario è positivo: la piccola Souske sta bene, ha solo bisogno di pappa e calore. Comincia così una settimana di convivenza con una frugoletta pelosa, che ben presto conquista il cuore di Alessio.
Una settimana dopo, ecco che un altro miagolio disperato raggiunge il cuore, e le orecchie di Alessio; seguendolo, trova la sorellina di Souske, la seconda tricolore della cucciolata. Mamma gatta, chissà perché, aveva abbandonato anche lei. Ancora una volta aspetta un poco, per dare tempo alla mamma di tornare. Ancora una volta, lei non si presenta. Poteva Alessio lasciarla al suo destino, a morire tra i rottami di una vecchia ruspa? Certo che no.
Tuttavia, proprio quando Trudi (sì, si tratta proprio di lei) è ormai in macchina, mamma gatta ritorna. Si avvicina alla piccola, come a volerla riprendere con sé… e alla fine se ne va senza Trudi. Proprio come potete vedere in questo video.
E così anche Trudi è entrata a far parte della famiglia. Non è stato, in realtà, un qualcosa di programmato; ma Alessio, attendendo in fila al gattile, alla fine non ce l’ha fatta ad abbandonarla lì.
Qui, ecco le sorelline che si ritrovano:
Trudi, tuttavia, dato il prolungato digiuno ha rischiato di non farcela: sembrava rachitica, non mangiava e non riusciva a defecare da sola. Ad aiutarla ci ha pensato proprio la sorella Souske, che l’ha accudita a suon di leccatine, pulizia e coccole. Tanto che Trudi, forse scambiando Souske per la mamma, ha iniziato a ciucciarle la pancia. E, col tempo, non solo pancia della sorella…
Eccola qui che “titta”:
Giorno dopo giorno, mese dopo mese, Souske e Trudi sono cresciute e sono diventate due gattone splendide, perfette compagne di giochi e di vita l’una per l’altra.
Cosa ha spinto Alessio a stringere Souske al cuore? Quale provvidenza l’ha portato ad avvicinarsi a quella vecchia ruspa in tempo per sentire, e vedere, Trudi? Certamente una forza buona, di più non possiamo sapere. Ma è certo che di forze buone, questo mondo, ne ha un gran bisogno.