Lenny, solo sei mesi e un intervento alle zampe
Di storie di animali in difficoltà ce ne sono tante, e sebbene più di una sia, quanto al contenuto, simile ad altre, a battere dietro pelo e ossa c’è sempre un cuore differente, una vita unica che merita di essere preservata. Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di Lenny, un gattino di sei settimane con tanta voglia di vivere… ma un problema di salute non da poco: un incidente ha causato infatti la rottura delle sue zampe posteriori.
Lenny aveva finito per trovarsi, chissà come, sulle strade di Fort Myers, città della Florida, completamente solo e abbandonato a se stesso. Che può saperne un gattino neppure appena svezzato dei pericoli della vita di strada? Forse, quando ha visto un ammasso di metallo e due fari di luce dirigersi verso di lui ha persino pensato che fosse arrivato, per lui, il momento di non avere più paura. E invece il guidatore di quella macchina non solo non si è fermato a tendergli una mano amica, ma ha finito per investirlo e mettergli fuori uso le zampe posteriori.
Le prospettive di Lenny erano davvero, a questo punto, davvero cupe. Dove mai sarebbe potuto andare un cucciolo solo, spaventato e sofferente, per evitare una morte lenta e dolorosa? La fortuna, tuttavia, deve avergli sorriso, perché qualcuno di buon cuore l’ha notato e ha deciso di fermarsi, di dargli una possibilità.
Quando è approdato presso l’associazione Haven on Earth Animal League, Lenny stava soffrendo terribilmente. E non c’è di che biasimarlo, considerando che la botta alle sue zampe posteriori era stata talmente forte da spezzare il femore e renderle inutilizzabili.
Non è tutto perduto, però: questo micetto dal carattere dolce e amabile può ancora camminare, un intervento chirurgico può salvare le sue zampe e permettergli di correre come qualsiasi cucciolo. Nel mese di giugno Freekibble.com, in collaborazione con Greatergood,com, ha pubblicato un appello che racconta la storia di Lenny, in cui veniva chiesto a chiunque avesse modo e volontà di donare una piccola cifra per contribuire alle spese chirurgiche.
Non sappiamo, sfortunatamente, se la cifra richiesta sia stata raggiunta. Lo speriamo, però! E se così non fosse, speriamo ugualmente che qualcuno lo abbia accolto nella sua casa e nel suo cuore.