Leonardo Marras contro la legge 281/1991: “sopprimiamo i randagi”

Capita spesso, ormai, di rimanere a bocca aperta di fronte a determinate dichiarazioni fatte pubblicamente dai nostri politici. Persino di chiederci se siano seri o si tratti di una battuta uscita male. Rientra certamente in questa casistica il caso di Leonardo Marras, ex Presidente della Provincia di Grosseto, che nel 2013 ha espresso affermazioni quantomeno preoccupanti in merito al problema del randagismo.

Grosseto

Leonardo Marras. Fonte: www.grossetooggi.net

Leonardo Marras attacca proprio la legge 281/1991, che, lo ricordiamo, decreta innanzitutto che:

banner

“Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente.”

Marras ha definito il vincolo delle amministrazioni locali a mantenere i randagi nei rifugi a tempo indeterminato niente più che un qualcosa che toglie tempo e risorse a tematiche più rilevanti per l’interesse pubblico. Non solo: ha accusato la legge 281/1991 di aver solamente incrementato i costi e aumentato esponenzialmente il randagismo.

Ma quindi, quale sarebbe stata secondo lui la soluzione più opportuna? Si è schierato con il veterinario Madrucci, che ha anni fa proposto la soppressione per gli animali senza un padrone. Ancora una volta un attacco alla 281/1991, che all’articolo 2 comma 9 decreta che:

“I gatti in libertà possono essere soppressi soltanto se gravemente malati o incurabili.”

A noi sfugge secondo quale logica una legge che promuove le sterilizzazioni per opera delle ASL locali possa far aumentare il randagismo. È indubbiamente vero che non è applicata come dovrebbe in fin troppe aree, ma la colpa è allora delle amministrazioni locali e di chi tra i cittadini non fa la sua parte per evitare di mettere sulle strade altri randagi, e non certo della legge per come è stata formulata. Per quanto riguarda invece i costi aumentati, riteniamo senza alcun dubbio che il primo punto di interesse in questo argomento dovrebbe essere il riconoscimento del valore delle vite degli animali. In breve, Leonardo Marras ha dimostrato di non possedere conoscenza sufficiente del problema del randagismo, oltre che di essere affetto da assenza di empatia verso gli esseri viventi non umani.