Lily’s Kitchen, il ristorante per gatti londinese
Già tempo fa avevamo menzionato l’esistenza di un ristorante per gatti, proprio qui in Italia; ci riferiamo alle mangiatoie coperte per i mici della colonia del Cimitero di Brindisi. Si tratta però, a onor del vero, più di un sistema per nutrire i mici un po’ più di lusso rispetto ai piatti in plastica sul terreno. E se invece vi dicessimo che a Londra esiste un vero e proprio ristorante per gatti e cani? Ebbene sì. Si chiama Lily’s Kitchen.
Come è possibile notare dalla foto si tratta di un locale in piena regola, dotato anche di tavoli e ciotole pensati proprio per cani e gatti, per dare loro l’opportunità di “sedersi a tavola” proprio come potrebbe fare un umano. Tutti i cibi sono naturalmente studiati con cura, creati con ingredienti naturali e organici e approvati da diversi veterinari.
Il cibo per gatti, in particolare, è privo di grano e potenziato con taurina. È disponibile sia in versione secca che umida e in diversi gusti, in modo da accontentare anche i palati più esigenti. Cosa che nel caso dei gatti, si sa, può essere una vera e propria impresa!
Il sito ufficiale del ristorante non è privo di dettagli sulla composizione del cibo e sulla provenienza degli ingredienti, anzi; un dettaglio che certamente può rassicurare chi per il proprio gatto vuole solo il meglio.
Ma chi bisogna ringraziare, davvero, per questa idea?
È presto detto. La signora in foto, vale a dire la chef Henrietta Morrison. Tutto è cominciato quando Lily, la sua cagnetta, ha presentato problemi di pelle irritata e proprio la somministrazione di un cibo differente da quello sul mercato l’ha guarita. Da lì ad aprire un ristorante, il passo è stato breve.
Se però qualcuno si fosse chiesto come mettere le mani sulle leccornie di Henrietta, ora arrivano le note dolenti. Stando alla sezione del sito web dedicata alla spedizione, pare che si tratti di un servizio previsto soltanto per il Regno Unito, l’Irlanda, l’Isola di Man e le Isole del Canale. Anche di trovare i prodotti su qualche scaffale c’è poca speranza, perché pare siano diffusi soltanto nel Regno Unito.
C’è però da dire che Henrietta Morrison sembra aperta a richieste in tal senso, dal momento che sul sito c’è persino un indirizzo a cui contattarla per avere i suoi prodotti sullo scaffale. Non resta che sperare che qualche negozio colga l’occasione!