Limberbutt McCubbins: il gatto candidato come presidente degli USA

No, non è uno scherzo. Vero è che Internet è popolata di bufale come pochi altri media, ma Limberbutt McCubbins, il micio della diciottenne Emilie McCubbins, residente nel Kentucky, è stato seriamente candidato come presidente degli Stati Uniti per le elezioni del 2016.

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L’idea è venuta al diciassettenne Isaac Weiss, che ha compilato a suo nome il modulo di candidatura e lo ha inviato alla Federal Election Commission. Tra i suoi motti ci sono “Per la vita, la libertà e la caccia al puntatore laser” e “The time is meow, watch out Hillary!” (gioco di parole difficilmente traducibile, il suono di “meow” ricorda “mine”, cioè “mio”, ma letteralmente si può tradurre come “Il tempo è miao, attenta Hillary!”).  Limberbutt ha la sua pagina FB e il suo sito web. Non solo, c’è stata più di una persona che si è offerta di aiutarlo a vincere la Casa Bianca, e un avvocato si è perfino offerto di rappresentarlo.

Resta, sicuramente, una perplessità di fronte a tutto ciò: com’è possibile che un gatto, o comunque un essere vivente non umano, possa candidarsi alla Presidenza? In realtà, chiunque possieda cittadinanza statunitense può candidarsi dal momento che è sufficiente inviare la propria candidatura tramite il Federal Election Commission; e, incredibile ma vero, non esiste nessuna limitazione specifica che precluda il tentativo ad animali. Limberbutt non è nemmeno il primo a tentare l’impresa, prima di lui si candidarono il maiale Pigasus, nel 1968, ed il cane Molly nel 2008. Per quanto a noi possa sembrare strano, infatti, non tutti i candidati compilano il modulo con intenzioni serie: più di uno lo fa per sfida, scherzo o semplicemente per avere qualcosa di cui discutere con gli amici.

I problemi che Limberburt dovrà affrontare, ora che la prima fase della candidatura è conclusa, sono di varia natura: in primo luogo c’è la questione della campagna elettorale, da condursi a spese del candidato, e secondariamente c’è più di un emendamento che impedirebbe al gatto di continuare la sua corsa al potere. L’età, in primo luogo: ogni candidato deve avere almeno 35 anni, e Limberbutt si ferma a 5. La cittadinanza è intesa come caratteristica umana, e inoltre il presidente deve essere in grado di gestire i propri doveri; dove non fosse possibile, la responsabilità ricadrebbe sul Congresso. C’è inoltre la questione del ballottaggio interno al Kentucky, per il cui accesso sono necessarie 5000 firme e la spesa/acquisizione di 5000 $.

Insomma, la candidatura di questo micio non sembra nulla più di uno scherzo a conti fatti, anche perché, molti esseri umani non la prenderebbero sul serio e non lo voterebbero.

 

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