Minou, la gatta che volò su un aereo Skyranger

Il gatto è ben più dell’animale da divano che molti si immaginano. Tantissimi mici amano vagabondare in giardino e cacciare insetti, ed esistono persino gatti da escursionefelini come Burma che amano l’avventura e mici marinai. Oggi, per la serie “gatti inusuali”, vi presentiamo Minou, la gatta che volò su un aereo Skyranger.

Scettici?

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Minou… in volo. Fonte: 2ngaw.com

Minou, impossibile negarlo, non si trova in una bella posizione. A chissà quanti km in aria, senza una bardatura a tenerla in sicurezza. Tutto, ve lo anticipiamo, è finito bene e la gattina ha rimesso piede a terra illesa. Ma come ci è finita lì sopra?

Minou, la gatta che volò su un aereo Skyranger, è la mascotte non ufficiale del Club ULM 16-34, “palestra” per piloti arei della Guyana Francese. Un giorno come tanti Romain Jantot, uno degli iscritti, ha deciso di fare un’esercitazione sullo Skyranger; non era la prima volta che volava, ma è stata certamente la prima volta… che si è trovato Minou a bordo.

A Minou, infatti, pare piaccia accomodarsi sulle ali degli Skyranger, e solitamente i controlli effettuati sulla macchina precedentemente al volo sono sufficienti a tenerla coi piedi per terra, in sicurezza. Quel particolare giorno, però, si è trovata sull’ala dell’aereo di Jantot nel momento sbagliato.

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Fonte: gma.yahoo.com

E proprio contenta, poverina, non sembra. Le telecamere di bordo hanno registrato la comparsa a sorpresa di Minou e la reazione a sangue freddo di Jantot, che ha probabilmente salvato la vita alla micia.

Sì, perché se gli occupanti dello Skyranger avessero cercato di rimuovere la gattina dall’ala durante il volo lei, privata del suo appoggio più sicuro, si sarebbe quasi certamente agitata e avrebbe forse finito per saltare nel vuoto presa dal panico. Non ha appena ha notato Minou, invece, Jantot ha optato per un atterraggio il quanto più rapido possibile.

E così Minou, la gatta che volò su un aereo Skyranger, è sopravvissuta a quella che certamente per lei deve essere stata un’esperienza terrorizzante. Ma forse non così tanto: pare che 10 minuti dopo fosse già impegnata a mangiare!

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