Momon, il micio non ammesso all’Ipercoop

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Conosciamo tutti molto bene, purtroppo, questo segnale. Lo troviamo affisso all’ingresso di tutti i tipi di locali, primi tra tutti alimentari, ristoranti, bar e locali in genere dove il personale ed i clienti abbiano a che fare con il cibo. Nonostante, come spiega Antonella Brunetti dell’Aidaa, il Ministero della Salute e la Fipe abbiano redatto un manuale di corretta prassi operativa, la decisione di consentire o meno l’ingresso degli animali all’interno di ciascun esercizio commerciale è ancora in mano ai singoli proprietari. Proprio a causa di questo, il micio Momon e la sua umana hanno vissuto una sorta di disavventura. La notizia arriva dal sito web dell’Aidaa.

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Momon. Fonte: http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/

Questo è Momon.

La sua umana, forse dopo averlo portato dal veterinario, ha deciso di fermarsi al centro commerciale Ipercoop “Le Colonne” di Brindisi per una breve spesa. È stata tuttavia fermata all’ingresso da un vigilante che, con consenso della direzione, le ha proibito di entrare nel centro commerciale assieme a Momon.

Seppur sconvolta, la signora ha domandato dove allora potesse lasciare il micio, per il breve tempo necessario agli acquisti, in modo che fosse comunque sicuro e protetto. Il vigilante non solo non le ha fornito alcuna indicazione specifica, ma l’ha bruscamente invitata a “fare come preferiva”. Quindi, secondo la direzione de “Le Colonne”, questa signora avrebbe dovuto lasciare Momon in un angolo a caso, senza nessuno ad assicurarsi che fosse al sicuro. Fortunatamente alcuni dipendenti sono intervenuti, dicendosi disponibili a restare col micio in attesa del suo ritorno.

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Fonte: http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/

Sicuramente per Momon aspettare pochi minuti in un carrello non sarà stato particolarmente diverso dall’attendere in macchina, ma è il concetto espresso dall’Ipercoop che proprio non va giù; se è vero che la presenza di un animale in trasportino non mette in pericolo il buono stato del cibo in vendita, su che base fare un torto a una cliente, costringendola al disagio di una spesa di corsa per non distrarre dei dipendenti troppo a lungo dal lavoro?

 

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