Murdock e Mabel: il primo cieco, la seconda la sua instancabile guida
La compassione dei nostri mici la vediamo in tutti i loro gesti: quando siamo tristi e vengono a consolarci con la loro presenza, quando uno dei loro coinquilini felini, o canini, è magari mogio mogio a causa di un problema di salute e loro gli restano a fianco… e talvolta alcuni diventano veri e propri infermieri per umani e animali malati o menomati, come nel caso di Skatty. Proprio di amore e compassione parla la storia di Murdock e Mabel: il primo cieco, la seconda la sua instancabile guida.
Murdock e Mabel si sono incontrati nello studio veterinario della Wellington SPCA, in Nuova Zelanda e nell’omonima cittadina di Wellington per la precisione. Figli di due diverse mamme randage, hanno costruito durante la loro permanenza alla clinica un legame fraterno in tutto tranne che nel sangue. Anche quando Murdock si è rivelato irrimediabilmente cieco a causa di un’infezione oculare contratta durante la vita di strada, il loro legame non è stato intaccato: anzi. Forse la condizione di Murdock ha risvegliato una sorta di istinto materno in Mabel, che da allora non ha più lasciato il suo fianco e ne è diventata una guida costante e solerte.
La prima ad accorgersene è stata Shar Davis, la signora che ha adottato entrambi i mici. Piano piano, passo dopo passo, Mabel ha insegnato a Murdock a muoversi per casa senza l’ausilio della vista. Dapprima, quando capitava che lui si incastrasse o bloccasse da qualche parte, Mabel lo andava a “prendere”; tanto che, col tempo, Murdock ha imparato a miagolare per chiamarla in aiuto. Successivamente, gli ha insegnato a raggiungere l’angolo del cibo e la cassettina adibita ai bisogni.
Ora Murdock si muove senza problema alcuno, ma i due rimangono comunque inseparabili. Tanto che la signora Davis, per immortalare la loro amicizia, ha aperto un account Instagram a loro dedicato.
Non solo. Anche un giornale neozelandese ha dedicato loro un articolo di giornale!
Una cosa è certa, riguardo a Murdock e Mabel: il primo cieco, la seconda la sua instancabile guida, hanno sviluppato un’amicizia fondata sì sulla necessità di una guida, ma oggi sono amici per la pelle. Hanno imparato anche a giocare assieme, e questo la dice lunga su come la cecità sia tutto tranne che debilitante per un micio.