Musica composta per gatti? Esiste!
Tutti noi, a un certo punto della nostra convivenza col nostro micio, abbiamo scherzosamente avvicinato l’auricolare al suo orecchio… solo per provocare una reazione sdegnata, quando non disgustata. Probabilmente, tuttavia, abbiamo solo commesso l’errore di non proporgli musica per gatti.
Più di un umano si accontenterebbe di catturare l’interesse del proprio micio, ne siamo sicuri, ma il ricercatore dell’Università di Wisconsin-Madison Charles Snowdon si è spinto fino a esaminare le melodie nel tentativo di comprendere il loro successo.
Quello che emerge dagli studi rivela che la musica per gatti di Teie, un compositore dell’Università del Maryland, oltre a proporre alle orecchie del micio suoni vicini alla sua vocalizzazione e a lui familiari come le fusa, il risucchio dell’allattamento e i cinguettii, è studiata sulla stessa frequenza audio e sullo stesso tempo dei suoni che il gatto utilizza durante la comunicazione coi propri simili.
Sorprendentemente, dovessimo giudicare da come i nostri gatti reagiscono a voci a volume alto, la frequenza audio delle vocalizzazioni felina è più alta di almeno un’ottava rispetto alle voci umane.
E i mici apprezzano davvero: stando agli esperimenti compiuti in sede di studio, talmente tanto da strusciarsi contro le cuffie. Reclamando, quindi, quella musica come qualcosa di loro.
Considerati i brillanti risultati ottenuti, i ricercatori ipotizzano persino un utilizzo di queste specifiche melodie all’interno dei rifugi, al fine di rasserenare gli animali e alleviare il dolore della separazione dal loro umano.
Per chi fosse interessato, la ricerca integrale in lingua inglese è pubblicata nella rivista Applied Animal Behaviour Science, a questo link.
E ora, pronti a far fuseggiare il vostro gatto come non mai?