Nati tre gatti di Manul, felini a rischio estinzione
Questo periodo di isolamento sociale pare sia stato benefico per i nostri amici a quattro zampe in più di una maniera. Sicuramente, come dimostrano quei panda stimolati ad accoppiarsi grazie alla tranquillità momentanea e i nuovi nati del Parco Nazionale del Serengeti, è stato un momento fecondo. E ora, anche a lockdown ormai allentato nella sua severità, si moltiplicano i felini: sono nati tre gatti di Manul presso La Torbiera di Agrate Conturbia, ovvero all’interno dell’omonimo parco faunistico.
Sembra un micione da strapazzare di baci, specialmente nella sua versione “baby”, e invece è un animale selvatico in piena regola. Il gatto di Manul, noto anche come gatto di Pallas e Otocolobus manul, bazzica in particolare nelle zone centrali dell’Asia, nelle steppe e sulle montagne fino a 4.000 metri di altezza. È ghiotto di pika, uccelli e roditori. Di natura è schivo, e fa bene: lo sareste anche voi dopo essere stati cacciati per la vostra pelliccia tanto a lungo nelle epoche passate.
Di fatto questa meraviglia è una specie protetta. Proprio per questo, ora che ci sono tre nuovi gatti di Manul presso La Torbiera di Agrate Conturbia, questa specie può festeggiare un piccolo successo.
Prima della nascita dei tre frugoletti, due femmine e un maschio, i gatti di Manul ospiti del parco faunistico erano solo tre. I piccoli non hanno ancora un nome, tanto che la responsabile Mara Federici invita a offrire suggerimenti a riguardo.
Più di questo, non sappiamo e pertanto non possiamo raccontarvi. Non resta che augurare una lunga e felice vita a questi cuccioli da poco affacciatisi al mondo, e tanta prosperità alla loro specie!